RaiPlay: Miriam Leone e Stefano Accorsi in un film unico tra emozioni e ironia che lasciano senza parole

Se cerchi una storia capace di toccare il cuore e farti riflettere, Marilyn ha gli occhi neri è la scelta perfetta.

Disponibile su RaiPlay, Marilyn ha gli occhi neri è un film che lascia il segno grazie a una combinazione unica di emozioni, ironia e una storia coinvolgente. Diretto da Simone Godano, il lungometraggio mette in scena due protagonisti indimenticabili: Clara, interpretata dalla talentuosa Miriam Leone, e Diego, portato sullo schermo da uno straordinario Stefano Accorsi. Due personaggi agli antipodi che, nel loro incontro, danno vita a una narrazione ricca di profondità e umanità.

Clara e Diego: due mondi opposti destinati a incontrarsi

Clara è un concentrato di vitalità e bugie. La sua capacità di mentire è così sviluppata da farle quasi perdere il contatto con la realtà: bugiarda cronica, estroversa e istintiva, Clara si muove nel mondo con una leggerezza che nasconde fragilità profonde. Diego, al contrario, è un uomo introverso, segnato da una vita di difficoltà che lo hanno reso irascibile e ossessionato dalle sue psicosi. Due anime apparentemente inconciliabili, ma entrambe in cerca di una possibilità di riscatto.

I due si incontrano in un Centro Diurno, un luogo che accoglie persone con disturbi comportamentali, offrendo loro opportunità di riabilitazione attraverso attività di gruppo. È qui che il destino di Clara e Diego si intreccia in modo imprevedibile: vengono incaricati di gestire un piccolo ristorante, un’impresa tanto stimolante quanto complicata, considerando il loro carattere e le difficoltà personali.

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Miriam Leone nel film Marylin ha gli occhi neri.

Un ristorante come banco di prova per la vita

Il ristorante rappresenta una sfida titanica per i due protagonisti, che non hanno alcuna esperienza nella gestione di un’attività simile. Tuttavia, lavorare fianco a fianco diventa un’occasione per scoprirsi e mettere alla prova le loro capacità. Clara e Diego devono imparare a collaborare non solo tra di loro, ma anche con il gruppo di persone del centro, ognuna con i propri problemi e peculiarità. Questa dinamica porta a momenti di scontro, di ironia e di grande crescita personale. I due protagonisti, apparentemente inadeguati, riescono a sorprendere tutti, scoprendo che insieme possono superare i propri limiti. Il ristorante, da semplice incarico, si trasforma così in un simbolo della loro rinascita, un luogo dove sbagliare, imparare e, soprattutto, ricominciare.

Ironia ed emozioni in perfetto equilibrio

Il grande merito del film è quello di bilanciare con maestria momenti di pura comicità e scene cariche di intensità emotiva. La regia di Simone Godano porta sullo schermo una narrazione che non scade mai nel melodramma, ma che riesce a raccontare con autenticità la complessità dei suoi protagonisti. Miriam Leone è straordinaria nel dare vita a Clara, una donna che con il suo sorriso cela un mondo interiore pieno di insicurezze. Stefano Accorsi, d’altra parte, offre un’interpretazione toccante e mai caricaturale di Diego, un uomo che affronta le sue ossessioni con una determinazione che conquista lo spettatore.

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