Sardegna, questa cala si è guadagnata il titolo di 'piccola Tahiti': dove si trova

Acque cristalline, sabbia bianca che brilla al sole e un silenzio rotto solo dalle cicale e dallo sciabordio del mare. Cala Coticcio, sull’isola di Caprera, nel cuore del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, ha conquistato il soprannome di “piccola Tahiti” grazie al suo paesaggio che ricorda le lagune della Polinesia. Il video virale pubblicato dal creator Bazatravel ha riacceso i riflettori su questa perla sarda. Le immagini parlano da sole: acqua trasparente, riflessi turchesi e un’insenatura minuscola capace di ospitare appena qualche decina di persone. Un angolo di paradiso che, per chi ha la fortuna di visitarlo, diventa un’esperienza indimenticabile.

Dove si trova Cala Coticcio: l’angolo caraibico della Sardegna

Cala Coticcio si trova sull’isola di Caprera, collegata via ponte a La Maddalena, nell'estremo nord-est della Sardegna. Questo tratto di costa, protetto dal Parco Nazionale dell’Arcipelago, rappresenta una delle aree più spettacolari e incontaminate del Mediterraneo. Qui la natura domina ancora incontrastata, offrendo scorci mozzafiato e una biodiversità preziosa. Le coordinate esatte la collocano a circa 15 minuti di navigazione da La Maddalena e a poco più di 30 minuti da Palau. La cala si nasconde tra rocce granitiche rosate, cespugli di lentisco e ginepro, e un mare dalle mille sfumature. Il tutto crea uno scenario tanto remoto quanto affascinante, dove la mano dell’uomo si è fermata alle soglie del sentiero d’accesso.

La piccola Tahiti della Sardegna: Cala Coticcio.
La piccola Tahiti della Sardegna: Cala Coticcio.

Come arrivare a Cala Coticcio: trekking o mare, due strade per il paradiso

Per raggiungere Cala Coticcio esistono due opzioni principali: a piedi, attraverso un sentiero panoramico, oppure via mare, con barca privata o escursione organizzata.

Accesso via terra

Chi ama camminare può partire da Poggio Zonza, nei pressi del Memoriale Garibaldi, sull’isola di Caprera. Da qui inizia un trekking di circa 1,7 km che si snoda tra vegetazione fitta e blocchi di granito. La discesa verso la cala richiede un minimo di preparazione: è obbligatorio indossare scarpe da trekking, portare acqua e seguire una guida ambientale autorizzata. Il Parco Nazionale ha infatti regolamentato gli accessi per tutelare l’ecosistema, prevedendo un contributo ambientale simbolico (circa 3 euro).

Accesso via mare

Chi preferisce il mare può prenotare un’escursione in barca da Palau o La Maddalena. I tour organizzati consentono di avvicinarsi fino a un certo limite dalla spiaggia, senza ormeggiare. In alternativa, è possibile arrivare con una barca privata, ma sempre nel rispetto delle regole del Parco: niente sbarco diretto, niente ancoraggi selvaggi, solo contemplazione e rispetto per un ecosistema fragile.

Perché Cala Coticcio viene chiamata la “piccola Tahiti”

Il soprannome non è frutto del caso. Cala Coticcio ricorda in tutto e per tutto una laguna tropicale. I colori del mare cambiano a seconda della luce e dell’ora del giorno: azzurro intenso, turchese brillante, blu cristallino. L’acqua è così limpida da sembrare vetro, mentre il fondale sabbioso e poco profondo invita a nuotare come in una piscina naturale.

La sabbia è finissima, bianca e compatta. Intorno, la cornice di scogli rosati e piante della macchia mediterranea crea un contrasto da cartolina. Il profumo di mirto, ginepro e lentisco accompagna ogni passo lungo il sentiero, mentre il silenzio della cala amplifica la sensazione di trovarsi in un luogo fuori dal tempo. Nessun bar, nessun lettino, nessun venditore ambulante: solo natura e meraviglia.

Consigli pratici per visitare Cala Coticcio

  • Prenota con anticipo: il numero di accessi giornalieri via terra è limitato. Le guide ambientali autorizzate si possono contattare direttamente tramite il sito del Parco o tramite portali di escursioni locali.
  • Attrezzatura adeguata: scarpe da trekking, zaino leggero, acqua in abbondanza e protezione solare. Il sentiero non è adatto a tutti ed è sconsigliato a chi ha difficoltà motorie: meglio informarsi prima.
  • Zero rifiuti: non abbandonare nulla, non raccogliere sabbia o conchiglie, non disturbare la fauna. Ogni gesto conta per preservare questo tesoro naturale.
  • Nessun servizio in spiaggia: porta tutto ciò di cui hai bisogno, ma evita borse pesanti. Cala Coticcio è priva di chioschi o strutture: regna il silenzio.

Cala Coticcio incarna tutto ciò che l’immaginario collettivo associa ai paradisi lontani: acque calme, sabbia chiara, vegetazione profumata e la sensazione di trovarsi su un’isola deserta. Ma è realtà, e si trova a poche ore da qualsiasi aeroporto italiano, nel cuore del Mar Mediterraneo.

Per molti viaggiatori, Cala Coticcio rappresenta il simbolo perfetto della Sardegna più segreta e selvaggia: quella che non si lascia scoprire facilmente, ma che ripaga con emozioni forti. È proprio questo che l’ha resa degna del titolo di “piccola Tahiti”.

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