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Le Piramidi di Giza restano tra i monumenti più iconici e misteriosi al mondo. Chiunque visiti l’Egitto resta senza fiato davanti alla maestosità della Piramide di Cheope, costruita oltre 4.500 anni fa e ancora oggi avvolta da segreti. Molti viaggiatori si chiedono come sarebbe ammirare il deserto del Cairo dall’alto dei suoi blocchi di pietra. Tuttavia, da tempo, tentare di scalarla non è solo un gesto imprudente, ma un vero e proprio reato punito gravemente.
Perché scalare la Piramide di Giza è vietato
Fino al 2018, chi provava a salire sulla Piramide di Giza rischiava una multa pesante e l’espulsione immediata dal Paese. Le autorità egiziane avevano già introdotto norme severe per proteggere uno dei siti archeologici più importanti del pianeta. Ciononostante, negli anni non sono mancati i casi di turisti e content creator che hanno sfidato la legge per realizzare video o selfie “leggendari”.
Molti di questi video, circolati online, mostravano giovani intenti ad arrampicarsi sui blocchi di calcare, incuranti dei rischi e del rispetto dovuto a un monumento millenario. Le sanzioni economiche (si parla di circa 2500€) e l’espulsione non bastavano a fermare chi cercava fama o visualizzazioni. Tutto cambiò nel dicembre del 2018, quando un episodio in particolare scatenò la reazione del governo egiziano.
Il caso del fotografo danese e la modella: lo scandalo che cambiò la legge
Sette anni fa, un fotografo danese e una modella riuscirono a eludere la sorveglianza notturna (si ipotizza con l'aiuto degli stessi vigilanti) e raggiunsero la cima della Piramide di Cheope. Durante la notte scattarono foto e girarono video a sfondo erotico, poi pubblicati su Internet. Le immagini divennero virali in poche ore, provocando un’ondata di indignazione in Egitto e nel mondo arabo.

Il gesto fu considerato un oltraggio alla cultura egiziana e alla religione islamica. La maggioranza della popolazione, profondamente legata ai valori religiosi, giudicò l’atto una profanazione. Le autorità egiziane reagirono con fermezza: pur non potendo arrestare i due protagonisti, già fuggiti dal Paese, punirono severamente le persone che li avevano aiutati a organizzare l’impresa. Va anche detto che la Piramide esiste da ben prima dell'invenzione dell'Islam, ma questo è un discorso che affronteremo un altro giorno (forse).
Dal 2018, chi scala la Piramide rischia il carcere
Dopo quell’episodio, il governo egiziano introdusse una legge più rigida. Oggi chiunque venga sorpreso a scalare le Piramidi di Giza non rischia soltanto l’espulsione o la multa, ma anche la detenzione in carcere. Le pene variano da un mese fino a tre anni, a seconda di quanto in alto la persona sia riuscita ad arrampicarsi. Le autorità applicano la norma con estrema severità per scoraggiare ogni tentativo.
Il content creator spagnolo @soyeldane1, che ha raccontato la storia in uno dei suoi video virali, sottolinea con tono ironico ma chiaro: “Il carcere non è divertente in nessun Paese, ma tre anni in una prigione egiziana... meglio di no”. E in effetti, chi visita oggi il sito delle Piramidi viene continuamente ricordato che salire sui blocchi, anche solo per pochi metri, è vietato e può costare caro.
Un gesto che offende la storia e mette in pericolo
Oltre all’aspetto legale, scalare le Piramidi di Giza è un atto di irresponsabilità storica. Le pietre millenarie che compongono la struttura sono estremamente delicate. Ogni passo, ogni pressione, contribuisce a danneggiare un patrimonio che appartiene all’intera umanità. Gli archeologi e il Ministero delle Antichità Egiziane ribadiscono che la tutela dei monumenti è prioritaria rispetto a qualsiasi forma di spettacolo o contenuto virale.
Chi desidera vivere un’esperienza autentica può farlo nel rispetto delle regole. Visitare il complesso di Giza al tramonto o osservare le Piramidi illuminate di notte è altrettanto emozionante. L’Egitto, consapevole dell’impatto del turismo digitale, ha investito molto nella sorveglianza dei siti archeologici e nella promozione di visite immersive, per garantire sicurezza e conservazione.
Tra mito, curiosità e rispetto: il fascino eterno delle Piramidi
Nonostante le restrizioni, la curiosità di chi sogna di “toccare la storia” resta forte. La Piramide di Giza continua ad affascinare per la sua perfezione geometrica e per il mistero che ancora la circonda. Nessun’altra costruzione antica ha resistito così a lungo al tempo e all’uomo. Forse è proprio questo il segreto del suo fascino: la capacità di imporsi come simbolo di grandezza e di eternità, ricordandoci che certi limiti non vanno superati, ma rispettati. Un content creator che ha visitato l'Egitto ha parlato dei pro e dei contro di questo paese.
