Il borgo dove vivono anche gli orsi: gioiello nascosto nel cuore dell’Abruzzo

Nel cuore dell’Abruzzo c’è un luogo straordinario, Pettorano sul Gizio, il primo borgo “a misura d’orso” d’Italia.

Tra i monti dell’Appennino abruzzese, Pettorano sul Gizio si distingue non solo per la sua bellezza, ma per la filosofia che lo anima: quella del rispetto. In questo piccolo paese in provincia dell’Aquila, immerso tra la Riserva Naturale Monte Genzana e il Parco Nazionale della Maiella, si è sviluppato un modello di vita che mette al centro la coabitazione pacifica tra uomo e fauna selvatica. È la prima comunità italiana riconosciuta come “bear-smart”, ovvero capace di adottare comportamenti e pratiche per proteggere e rispettare l’orso bruno marsicano, una delle specie più rare d’Europa.

Passeggiare tra i vicoli medievali di Pettorano è come entrare in un racconto antico. Le case in pietra si arrampicano sulle pendici, i balconi si affacciano su una valle incontaminata e, tutto intorno, il profumo dei boschi si mescola all’aria di montagna. È un borgo che vive di silenzio e di sussurri naturali, dove ogni passo sembra risuonare in sintonia con il ritmo lento del paesaggio.

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Tutto il fascino del borgo Pettorano sul Gizio. Fonte: Instagram

Alla scoperta di Pettorano sul Gizio in Abruzzo

Il simbolo del borgo è il Castello Cantelmo, imponente e suggestivo, che domina l’intero abitato. Al suo interno è possibile visitare una riproduzione della tana dell’orso, un’esperienza immersiva pensata per avvicinare i visitatori alla vita del grande mammifero che abita i boschi circostanti. Dalle sue torri si gode una vista ampia e mozzafiato sulla valle del Gizio, dove la natura si esprime in tutta la sua potenza.

Scendendo verso il centro storico, si cammina tra stradine acciottolate, archi di pietra e scorci che raccontano secoli di storia e di tradizioni montane. Ogni angolo custodisce una sorpresa: un portale scolpito, una fontana, una vista improvvisa sui monti che incorniciano il borgo. Dai belvedere panoramici, soprattutto al tramonto, la luce si riflette sulle case e il paesaggio assume tonalità dorate che sembrano sospendere il tempo.

Accanto al patrimonio storico, Pettorano custodisce anche un’anima moderna e sostenibile. Il Parco di Archeologia Industriale, realizzato in un’ex area produttiva, è oggi un luogo di incontro, cultura e scoperta, dove la memoria del passato dialoga con l’attenzione all’ambiente e alla biodiversità.

Ma il vero tesoro del borgo è la Riserva Naturale Monte Genzana, che circonda Pettorano con oltre tremila ettari di boschi, torrenti e sentieri. Qui vivono volpi, lupi, caprioli e naturalmente gli orsi, che trovano un habitat ideale per riprodursi e muoversi liberamente. I percorsi escursionistici permettono di entrare in punta di piedi nel regno della natura, dove ogni traccia, ogni orma, racconta una storia di equilibrio e rispetto reciproco.

Un modello di convivenza tra uomo e orso

Pettorano sul Gizio non è solo un borgo da visitare: è un esempio da seguire. Qui gli abitanti hanno imparato a convivere con la presenza degli orsi, modificando abitudini quotidiane per evitare conflitti e garantire sicurezza a entrambi. I rifiuti sono custoditi in appositi contenitori “anti-orso”, i recinti agricoli sono protetti e l’educazione ambientale è parte integrante della vita della comunità. Non resta che visitare questo luogo unico in Italia.

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