Agricoltura sociale: “Preoccupati per la crisi del comparto, ma abbiamo fiducia nelle Istituzioni”

Agricoltura sociale: “Preoccupati per la crisi del comparto, ma abbiamo fiducia nelle Istituzioni”

Giuliano Ciano, Portavoce del Forum Nazionale Agricoltura Sociale a margine della riunione dell’Osservatorio Nazionale sull’Agricoltura Sociale: “Auspichiamo un aiuto al settore”. La Ministra Bellanova: “il ruolo sociale dell’agricoltura va esaltato, non confinato in un recinto, e vanno valorizzate le esperienze di multifunzionalità come modello distintivo dell’agroalimentare italiano”

ROMA – Un tavolo per fare il punto sull’attuazione della legge sull’agricoltura sociale a 5 anni dall’approvazione, sulle attività dell’Osservatorio, sulle esigenze del settore. Questo l’obiettivo dell’incontro che si è tenuto in videoconferenza tra il Ministero delle Politiche agricole e i membri dell’Osservatorio Nazionale sull’agricoltura sociale.

Tra le realtà presenti, anche il Forum nazionale agricoltura sociale: “Esprimiamo fiducia nelle parole del Ministro Bellanova e nell’assunzione di responsabilità da parte del Ministero delle Politiche Agricole, – dichiara il Portavoce del Forum Giuliano Ciano – ma non possiamo nascondere la preoccupazione per il momento di crisi dell’intero comparto che, integrando alle attività agricole anche percorsi di welfare, è stato messo a dura prova dalla sospensione dei servizi e dalla necessità di continuare prendersi cura delle nostre strutture, presidi essenziali di comunità”.

“Auspichiamo un aiuto al settore a partire dalla legge 141 che ci riconosce. Con il fondo di aiuti pensato per gli agriturismi serve un capitolo di spesa per l’agricoltura sociale, con regole chiare e che tutti insieme proveremo a stilare. Speriamo in queste ore di non dover ritornare indietro di dieci anni. L’agricoltura sociale non è solo agricoltura e né tantomeno solo attività sociale, e integrazione di questi mondi, culture ed esperienze prosegue il portavoce del Forum.

“Dobbiamo dedicare attenzione a migliaia di agricoltori e operatori che ogni giorno lavorano in centinaia di strutture in Italia”, ha detto invece la ministra Teresa Bellanova spiegando i motivi della convocazione del tavolo. “Per me agricoltura sociale significa multifunzionalità ma anche nuovo welfare – ha continuato –. La rete di servizi socio-assistenziali, soprattutto nelle aree interne, che può essere rappresentata dalle realtà dell’agricoltura sociale, non è stata forse fino ad ora valorizzata come si potrebbe”. E ancora: “Con la ministra Bonetti, abbiamo parlato del potenziamento degli agri-nido e degli agri-asilo, per un sostegno nella cornice delle scelte a favore delle famiglie nel nostro Paese”.

Dopo 5 anni dalla legge, ha affermato Bellanova, “è necessario rilanciare l’impegno su precisi obiettivi: sbloccare il lavoro per l’individuazione delle Linee guida per l’agricoltura sociale e costituire i gruppi di lavoro sulle questioni fiscali e giuslavoristiche; sul riconoscimento dei requisiti e l’armonizzazione con le leggi regionali; su formazione, certificazione, inserimento lavorativo”. Il ruolo sociale dell’agricoltura “va esaltato, non confinato in un recinto, e vanno valorizzate le esperienze di multifunzionalità come modello distintivo dell’agroalimentare italiano – ha aggiunto la ministra –. Ecco perché confido che l’Osservatorio possa ritrovare la piena funzione prevista dalla legge. Ci attende un grande lavoro: linee guida per l’attività delle istituzioni pubbliche in materia di agricoltura sociale, monitoraggio delle attività di agricoltura sociale nel territorio nazionale per promuovere le buone pratiche, anche attraverso il sito del Ministero; raccolta e valutazione coordinata delle ricerche sulla efficacia delle pratiche di agricoltura sociale; coordinamento e migliore integrazione dell’agricoltura sociale nelle politiche di coesione e di sviluppo rurale; proposta e sviluppo di azioni di comunicazione a supporto dell’agricoltura sociale”.

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