Entra in vigore la legge sull’agricoltura sociale

Oggi è un giorno di festa per l’agricoltura sociale perché entra in vigore la legge approvata dal Parlamento e, nel frattempo, la Rete Fattorie Sociali compie dieci anni.
Al Convegno internazionale, organizzato ad EXPO dal Ministero delle Politiche Agricole su “Agricoltura Sociale e Microcredito”, sono intervenuti Ilaria Signoriello, portavoce del Forum dell’Agricoltura Sociale, e Marco Berardo Di Stefano, presidente della Rete Fattorie Sociali, in rappresentanza degli operatori italiani dell’agricoltura sociale.
Signoriello e Di Stefano hanno sottolineato l’importanza dell’agricoltura sociale come insieme di esperienze che mettono al centro dell’attività agricola la promozione delle persone e la tutela dell’ambiente per contribuire allo sviluppo sostenibile e durevole del pianeta. “Il confronto avviato con le realtà degli altri paesi presenti al convegno – hanno sostenuto i rappresentanti italiani dell’agricoltura sociale – dovrà ora tradursi in un percorso di partecipazione a livello mondiale per elaborare la Carta Internazionale dei Principi e dei Valori dell’Agricoltura Sociale”.
Nel ringraziare il Ministero delle Politiche Agricole per aver organizzato l’evento, Di Stefano e Signoriello hanno ribadito l’importanza delle legge sull’agricoltura sociale che impegna le diverse istituzioni nella predisposizione degli strumenti attuativi, in particolare per quanto riguarda il decreto ministeriale che definisce i requisiti minimi e le modalità relativi alle attività; il decreto ministeriale che definisce le modalità di organizzazione e funzionamento dell’Osservatorio; l’adeguamento delle disposizioni regionali al fine di consentire il riconoscimento degli operatori da parte degli enti preposti alla gestione dei servizi sociali; l’avviamento del percorso di costituzione di un’organizzazione di produttori nel settore dell’agricoltura sociale; la definizione del marchio nazionale, le modalità applicative per il suo utilizzo e la campagna promozionale per la sua divulgazione; l’attivazione delle misure di sostegno alle iniziative degli operatori.
“È indispensabile – hanno affermato con forza Signoriello e Di Stefano – che la fase di gestione della legge veda il coinvolgimento attivo dei rappresentanti delle reti dell’agricoltura sociale perché, in tal modo, si potrà garantire duttilità a adattabilità nel riconoscere il carattere innovativo delle pratiche di agricoltura sociale, aderendo alle reali esigenze delle comunità locali ed evitando farraginosità burocratiche che potrebbero intralciare le iniziative degli operatori”.
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