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Se non l’hai ancora visto, corri su RaiPlay e lasciati trasportare da questa storia straordinaria e dai suoi protagonisti indimenticabili.
Se sei alla ricerca di una commedia originale e fuori dagli schemi, "Il Regno" è il film che fa per te. Disponibile su RaiPlay, questa pellicola, diretta da Francesco Fanuele, unisce risate, emozioni e una trama surreale che cattura dall'inizio alla fine. Il protagonista, interpretato magistralmente da Stefano Fresi, si trova catapultato in una situazione tanto improbabile quanto divertente, affiancato dall’irresistibile Max Tortora, che regala al pubblico momenti di grande comicità e brillantezza.
Una trama d’altri tempi, tra risate e riflessioni
La storia ruota attorno a Giacomo, un autista di autobus dalla vita semplice e anonima, segnato da un’infanzia difficile. All'età di dodici anni, è stato rinnegato dal padre, un uomo rigido e autoritario, e costretto ad abbandonare la tenuta agricola dove è cresciuto, alla periferia di Roma. Questo trauma infantile ha lasciato un segno profondo in Giacomo, che, ormai adulto, vive con un costante senso di inadeguatezza, convinto di non essere mai stato abbastanza per suo padre o per il mondo intero.
Dopo trent’anni di silenzio, un’inaspettata telefonata stravolge la sua routine. A contattarlo è Bartolomeo Sanna, un avvocato eccentrico interpretato da Max Tortora, che lo invita ai funerali del padre appena deceduto. L’evento, tuttavia, si rivela molto diverso da quanto ci si potrebbe aspettare. Giacomo, arrivato all’antico casale di famiglia, viene accolto da una carrozza, seguita da un corteo funebre decisamente fuori dal comune: un sacerdote che parla solo in latino, contadini vestiti di nero e un’atmosfera che sembra provenire da un’altra epoca.

Un regno medievale nel cuore della modernità
La sorpresa più grande arriva quando Giacomo scopre che il padre, negli anni, ha trasformato la tenuta agricola in un regno autonomo, indipendente dall’Italia e governato da leggi proprie. Questo "stato medievale" ha un suo sistema di monete, regole e tradizioni, con uno stile di vita fermo al 1100 d.C. Un luogo lontano dalla tecnologia e dal caos della modernità, dove ogni abitante vive secondo usi e costumi antichi.
Incredulo e spiazzato, Giacomo scopre di essere il legittimo erede al trono. La comunità accetta la sua sovranità senza riserve, ma per lui la situazione è tutt'altro che semplice. Abituato a una vita priva di coraggio e autostima, si trova improvvisamente ad affrontare responsabilità che non aveva mai immaginato di poter gestire.
Il viaggio di un uomo comune verso l’autostima
La forza de "Il Regno" sta proprio nell’evoluzione del protagonista. Giacomo è l’opposto del padre: mentre quest’ultimo era un leader autoritario e inflessibile, lui è un uomo timido e insicuro, che non ha mai ricevuto l’affetto di cui aveva bisogno. Tuttavia, questa nuova avventura gli offre l’opportunità di crescere e scoprire una forza interiore che non pensava di avere.
Il film pone una domanda centrale: riuscirà Giacomo a superare i suoi complessi, a credere in se stesso e a dimostrare di essere all’altezza del ruolo di Re? La risposta si sviluppa tra momenti esilaranti, colpi di scena e un’ironia intelligente che caratterizza tutta la pellicola. Il talento di Stefano Fresi brilla in ogni scena, dando vita a un personaggio ricco di sfaccettature, capace di far ridere ma anche di emozionare. Al suo fianco, Max Tortora si conferma un maestro della comicità, regalando al pubblico interpretazioni sopra le righe che arricchiscono ulteriormente la storia.
