Cosa succede al tuo corpo e al tuo cervello se digiuni per 16 ore di fila

Negli ultimi anni, il digiuno intermittente è diventato uno dei regimi alimentari più popolari per migliorare la salute e perdere peso. Tra i vari protocolli, il metodo 16:8, che prevede un digiuno di 16 ore seguito da una finestra di alimentazione di 8 ore, è uno dei più praticati. Ma cosa succede realmente al corpo e al cervello durante queste 16 ore senza cibo? Esaminiamo i benefici e i potenziali effetti collaterali di questa pratica, basandoci su studi scientifici.

Il corpo entra in modalità "riparazione"

Dopo circa 12 ore di digiuno, i livelli di glucosio nel sangue iniziano a scendere, e il corpo comincia a utilizzare le riserve di grasso per produrre energia, innescando il processo di chetolisi. Questo significa che i grassi vengono trasformati in chetoni, che diventano una fonte di carburante alternativa per il corpo e il cervello. Uno studio pubblicato su Cell Metabolism (2019) ha evidenziato che il digiuno intermittente può migliorare la sensibilità all'insulina, ridurre i livelli di infiammazione e promuovere la perdita di peso, rendendolo una strategia promettente per prevenire il diabete di tipo 2 e altre malattie metaboliche.

Effetti sul cervello: maggiore lucidità e neuroprotezione

Durante il digiuno, i chetoni non solo alimentano il corpo, ma forniscono un'energia stabile al cervello. Secondo una ricerca condotta dal National Institute on Aging, il digiuno intermittente stimola la produzione di brain-derived neurotrophic factor (BDNF), una proteina che favorisce la crescita di nuove connessioni neuronali e protegge il cervello dai danni neurodegenerativi. Questo spiega perché molte persone riferiscono di sentirsi più lucide e concentrate durante il digiuno. Inoltre, il digiuno può attivare l'autofagia, un processo in cui le cellule "ripuliscono" le proteine danneggiate e i detriti cellulari, contribuendo a prevenire malattie come l'Alzheimer e il Parkinson.

Digiunare per 16 ore ha diversi benefici, ma prima di iniziare la pratica del cosiddetto digiuno intermittente, è bene consultare un nutrizionista.
Digiunare per 16 ore ha diversi benefici, ma prima di iniziare la pratica del cosiddetto digiuno intermittente, è bene consultare un nutrizionista.

Perdita di peso e benefici metabolici

Uno dei principali vantaggi del digiuno intermittente è la perdita di peso, dovuta non solo alla riduzione dell'apporto calorico complessivo, ma anche alla regolazione degli ormoni che influenzano il metabolismo. La riduzione dell'insulina e l'aumento dell'ormone della crescita durante il digiuno aiutano a bruciare i grassi più rapidamente. Un'analisi pubblicata sul New England Journal of Medicine (2020) ha confermato che il digiuno intermittente può migliorare i marker di salute cardiovascolare, riducendo i livelli di colesterolo LDL e abbassando la pressione sanguigna.

Potenziali rischi e controindicazioni

Nonostante i numerosi benefici, il digiuno intermittente non è adatto a tutti. Le persone con problemi di salute preesistenti, come diabete di tipo 1, disturbi alimentari o donne in gravidanza, dovrebbero evitarlo o consultare un medico prima di iniziarlo. Inoltre, alcune persone possono sperimentare effetti collaterali come stanchezza, irritabilità o difficoltà di concentrazione durante i primi giorni, mentre il corpo si adatta al nuovo regime.

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