La spremuta d'arancia non fa bene come pensi: medico spiega perché

Per molti, iniziare la giornata con una spremuta d'arancia - o comunque consumarla spesso in autunno e in inverno - è un rituale irrinunciabile. Considerata un simbolo di salute e freschezza, viene spesso associata a un’alimentazione equilibrata. Tuttavia, secondo gli esperti, questa bevanda non è così salutare come si potrebbe pensare. La spremuta, infatti, non conserva tutte le proprietà nutrizionali del frutto intero, e il suo consumo eccessivo potrebbe addirittura risultare controproducente.

Quando spremiamo un'arancia, separiamo il succo dalla polpa, eliminando gran parte delle fibre contenute nel frutto. Le fibre alimentari, essenziali per il benessere intestinale e per la regolazione dei livelli di zucchero nel sangue, vengono sacrificate in favore di una bevanda composta principalmente da acqua e zuccheri naturali. Questo porta a un assorbimento molto più rapido degli zuccheri nel sangue rispetto al consumo dell’arancia intera, con un conseguente picco glicemico.

"Le fibre presenti nell'arancia intera giocano un ruolo cruciale nel rallentare l'assorbimento degli zuccheri" spiega il dottor Marco Rossi, nutrizionista e specialista in dietetica. "Quando beviamo una spremuta, è come se il nostro corpo ricevesse un'iniezione rapida di zuccheri, che non è ideale per mantenere stabili i livelli di energia e glicemia".

Un concentrato di zuccheri naturali

Un altro problema spesso sottovalutato riguarda la quantità di zuccheri presenti nella spremuta. Per ottenere un bicchiere da circa 200 ml, sono necessarie in media 2-3 arance. Questo significa consumare in un colpo solo una dose di zuccheri superiore rispetto a quella che assumeremmo mangiando un singolo frutto. Inoltre, senza le fibre a fare da "cuscinetto," il carico glicemico della spremuta è molto più alto.

Se ve lo steste chiedendo, la risposta è sì: molto meglio mangiare un'arancia intera che bere un bicchiere di spremuta.
Se ve lo steste chiedendo, la risposta è sì: molto meglio mangiare un'arancia intera che bere un bicchiere di spremuta.

"Non bisogna demonizzare lo zucchero naturale della frutta" precisa il dottor Rossi, "ma è importante considerare il contesto. Mangiare un'arancia intera fornisce non solo zuccheri, ma anche fibre, vitamine, minerali e fitonutrienti in proporzioni equilibrate. La spremuta, invece, è un prodotto parziale, che lascia fuori alcuni componenti fondamentali."

La perdita di micronutrienti

Oltre alle fibre, anche altre componenti benefiche dell'arancia potrebbero andare perse durante il processo di spremitura. Molti dei fitonutrienti e antiossidanti, che si trovano in maggiore concentrazione nella buccia e negli strati più fibrosi, non finiscono nel succo. Inoltre, una spremuta fresca inizia a perdere vitamina C già pochi minuti dopo essere stata preparata, a causa della sensibilità di questa vitamina all’ossigeno e alla luce.

Il consiglio degli esperti

Questo significa che dobbiamo rinunciare alla spremuta? Non necessariamente, ma è importante consumarla con moderazione e nel contesto di una dieta equilibrata. "Se amate la spremuta, potete continuare a berla, ma non dovrebbe essere il vostro unico apporto di frutta" consiglia il dottor Rossi. "Meglio ancora, preferite l’arancia intera, magari accompagnata da una manciata di frutta secca per un snack completo e bilanciato".

In conclusione, l’arancia è un frutto eccezionale, ma per godere al massimo dei suoi benefici è meglio consumarla nella sua forma naturale. La spremuta, pur essendo piacevole e dissetante, non è il concentrato di salute che molti immaginano. Per sfruttare al meglio le proprietà nutrienti di questo agrume, scegliete sempre la versione intera: il vostro corpo vi ringrazierà.

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