Riceve una multa per eccesso di velocità di 120€, spende i risparmi di una vita per contestarla

Un uomo ha ricevuto una multa per eccesso di velocità dell'importo equivalente a 120€. Nei mesi (e negli anni) successivi, ha letteralmente speso i risparmi di una vita per contestarla.

Richard Keedwell, un ingegnere in pensione di 76 anni, si è ritrovato al centro di una delle più incredibili storie di giustizia fai-da-te. Tutto è iniziato con una multa di 105 sterline (equivalente di 120€) per eccesso di velocità, ricevuta dopo essere stato accusato di viaggiare a 35 mph in una zona con limite di 30 mph durante una tranquilla giornata a Worcester, nel Regno Unito, nel novembre 2016. Com'è noto, nel Regno Unito si usano le miglia e non i km. Un miglio equivale a circa 1600 metri. Un piccolo incidente amministrativo che si è trasformato in un'odissea giudiziaria durata quasi tre anni e costata una cifra esorbitante.

Keedwell sostiene di essere stato ingiustamente accusato: "Non stavo certamente superando i 30 mph", ha dichiarato. Eppure, quella che sembrava una semplice contestazione si è rivelata un incubo, mettendo a dura prova non solo i suoi risparmi ma anche la sua serenità familiare.

Un sistema legale che ha divorato i risparmi di una vita

Determinato a dimostrare la sua innocenza, Keedwell ha assunto un esperto di video ed elettronica per analizzare i dati del velocimetro. L’esperto ha ipotizzato che l’autovelox potesse essere stato innescato da un altro veicolo o che fosse difettoso. Nonostante le argomentazioni presentate, il caso ha richiesto ben quattro udienze al tribunale di Worcester e, dopo una prima sconfitta, un ulteriore ricorso presso la Corte della Corona.

Richard Keedwell è il protagonista della sfortunata (e clamorosa) vicenda, iniziata con una multa da 120€ per eccesso di velocità.
Richard Keedwell è il protagonista della sfortunata (e clamorosa) vicenda, iniziata con una multa da 120€ per eccesso di velocità.

Alla fine, Keedwell ha perso anche l’appello e si è trovato con un conto astronomico: oltre 30.000€ spesi tra onorari di avvocati, costi processuali e spese di viaggio. "Ho sacrificato i risparmi della mia vita, il denaro che avrei voluto lasciare ai miei figli", ha dichiarato alla stampa locale l’uomo, visibilmente provato.

Il prezzo emotivo di una battaglia contro il sistema

La questione non gli è pesata solo dal punto di vista finanziario. "È stato incredibilmente stressante," ha raccontato Keedwell. "Sono stanco di un sistema legale che schiaccia le persone comune". L’ex ingegnere ha spiegato che la sua decisione di contestare la multa non era dettata dal desiderio di risparmiare denaro, ma da quello di ottenere giustizia. "Volevo dimostrare di avere ragione, ma il sistema è progettato per scoraggiarti dal farlo".

Secondo i dati del Ministero dei Trasporti britannico, oltre la metà dei conducenti supera i limiti di velocità in aree residenziali, creando un numero crescente di controversie. Tuttavia, poche persone si spingono fino a sfidare apertamente il sistema, data la complessità e i costi delle procedure legali.

Un portavoce della Crown Prosecution Service ha dichiarato che la lunghezza del caso di Keedwell è stata dovuta a numerose questioni tecniche sollevate dalla difesa e alla necessità di ottenere prove esperte. Tuttavia, per Keedwell, resta il rammarico di aver visto svanire i risparmi di una vita per una causa che non gli ha dato alcuna soddisfazione.

Un insegnamento amaro per chi cerca giustizia

La storia di Richard Keedwell è un monito per chiunque si trovi a decidere se contestare una multa o accettare passivamente una sanzione. Se da un lato il desiderio di giustizia è comprensibile, dall’altro bisogna fare i conti con un sistema legale che può diventare un campo minato di spese e stress emotivo.

Keedwell oggi si dice pentito di aver intrapreso questa battaglia legale: "Se avessi saputo quanto sarebbe costato, non lo avrei mai fatto". Non avevamo dubbi.

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