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Una nonna 79enne è stata allontanata dall'aereo su cui si trovava per colpa di un panino "immangiabile". La donna aveva fame, ha ordinato un sandwich, ma quando l'assistente di volo le ha comunicato il prezzo, si è rifiutata di pagare, costringendo gli addetti alla sicurezza ad intervenire.
Una vacanza per festeggiare il compleanno fuori casa, che avrebbe dovuto essere un momento di relax. si è trasformata in un incubo per Lily Ifield, 79enne dell’Hertfordshire. I fatti sono accaduti a inizio novembre La donna, in viaggio verso Bodrum, in Turchia, insieme alla figlia, è stata fatta scendere da un volo Jet2 e scortata dalla polizia armata all'arrivo. Il motivo? Un panino al tonno definito “congelato” e “molliccio” che la signora si è rifiutata di pagare.
L'incidente è avvenuto il 3 novembre scorso, ma il racconto dei fatti continua a suscitare curiosità e dibattito. Mentre Jet2 accusa la donna di comportamento “disturbante” e di aver consumato alcol personale a bordo, Lily nega categoricamente, accusando la compagnia aerea di esagerare per nascondere il trattamento ricevuto.
Un panino contestato che ha fatto scattare la scintilla
Tutto è iniziato quando Lily ha ordinato un panino al tonno durante il volo. Quando le è stato servito, lo ha descritto come “impossibile da mangiare” per la consistenza “congelata” e “bagnata”. Al suo rifiuto di pagare per il prodotto, il personale di bordo ha insistito che il pagamento fosse obbligatorio, dato che la confezione era stata aperta. Secondo Lily, l'equipaggio non solo ha continuato a svegliarla mentre cercava di dormire, ma ha anche esasperato la situazione chiedendole più volte di saldare il conto. Conto di 9 sterline per un singolo panino confezionato, dunque 10.90€.
Alla fine del volo, l’inaspettata sorpresa: la polizia armata attendeva lei e la figlia all’ingresso dell’aereo. “Ci hanno trattate se fossimo delle pericolose criminali”, ha raccontato Lily in un’intervista al BBC Three Counties Radio. “Non potevo credere che fosse tutto per un panino”.
La versione di Jet2 e le accuse di comportamento “disturbante”
Jet2 ha dichiarato che la decisione di coinvolgere le autorità è stata presa a seguito di una “serie di comportamenti disturbanti” da parte della donna. Tra le accuse, l’aver consumato alcol (portato da casa) durante il volo, una violazione delle regole della compagnia. Lily, però, ha smentito fermamente, spiegando di aver bevuto solo quattro mini bottiglie di vino acquistate regolarmente a bordo. “Non so di cosa stiano parlando”, ha detto la donna, accusando la compagnia di mentire per coprire il loro comportamento. Secondo il suo racconto, il personale sarebbe stato scortese e intimidatorio, peggiorando la situazione anziché gestirla con professionalità.

Oltre al disagio immediato, l’episodio ha avuto un impatto emotivo significativo su Lily e sua figlia. Dopo essere state "scortate" attraverso l'aeroporto, nonostante le difficoltà motorie di Lily, le due hanno trascorso la vacanza quasi interamente chiuse nella loro stanza d'albergo, fortemente provate dallo stess vissuto nelle ore precedenti. “Non siamo riuscite a goderci nulla”, ha spiegato Lily. “Eravamo troppo sconvolte. Tutto per un panino che nessuno avrebbe mangiato”.
Un caso che divide l’opinione pubblica
L’incidente ha acceso un dibattito sui social e nei media britannici. Da una parte, c’è chi sostiene la linea dura di Jet2, sottolineando l’importanza di garantire la sicurezza e il rispetto delle regole a bordo. Dall’altra, molti criticano la compagnia aerea per la gestione sproporzionata della situazione, soprattutto considerando l’età avanzata della donna e le circostanze. Secondo alcuni esperti di comportamento sociale, episodi simili riflettono un crescente clima di intolleranza nei confronti dei passeggeri considerati “problematici”. Tuttavia, una gestione più empatica e meno rigida potrebbe evitare escalation inutili, come suggerito da diversi studi sui conflitti in contesti chiusi, come gli aerei.
