Accappatoio, dopo quanti utilizzi andrebbe messo in lavatrice? Esperto risponde così

Gli accappatoi sono un elemento fondamentale nella routine quotidiana di molti, garantendo comfort e praticità dopo la doccia o il bagno. Tuttavia, una domanda comune è: dopo quanti utilizzi è necessario lavare l’accappatoio? La risposta dipende da diversi fattori, come il tipo di tessuto, le condizioni di utilizzo e le abitudini igieniche personali.

Ecco cosa dicono gli esperti e quali regole seguire per mantenere l’accappatoio, e gli altri capi di biancheria da bagno, sempre freschi e puliti.

La frequenza di lavaggio dell’accappatoio

Secondo gli esperti di igiene domestica, un accappatoio andrebbe lavato ogni 3-4 utilizzi, a meno che non si asciughi completamente tra un uso e l’altro o non venga utilizzato in situazioni particolari (come dopo il nuoto in piscina o una sauna). L’umidità residua, infatti, rappresenta un ambiente ideale per la proliferazione di batteri e muffe, specialmente se l’accappatoio non viene asciugato adeguatamente. Gli accappatoi in spugna, i più comuni, tendono a trattenere più umidità rispetto a quelli in microfibra o seta. Per evitare cattivi odori e garantire una buona igiene, è fondamentale appenderli in un luogo ben ventilato dopo ogni utilizzo.

La buona norma è lavare l'accappatoio dopo massimo quattro utilizzi.
La buona norma è lavare l'accappatoio dopo massimo quattro utilizzi.

Perché è importante lavarlo regolarmente

Anche se l’accappatoio viene usato dopo la doccia, quando il corpo è apparentemente pulito, sulla sua superficie possono depositarsi residui di pelle, oli naturali e sudore. Inoltre, l’ambiente caldo e umido di un bagno favorisce la proliferazione di microrganismi, che possono causare cattivi odori e, in alcuni casi, irritazioni cutanee. Gli esperti consigliano di lavare l’accappatoio utilizzando un detergente delicato e un ciclo di lavaggio adatto al tessuto. Per le fibre naturali come il cotone, un lavaggio a 40-60°C è ideale, mentre per materiali sintetici o delicati è preferibile optare per temperature più basse.


E gli altri elementi di biancheria da bagno?

Anche asciugamani e salviette seguono regole di lavaggio simili, ma con alcune differenze basate sul loro utilizzo specifico:

  1. Asciugamani per il viso: Gli asciugamani per il viso dovrebbero essere lavati dopo 2-3 utilizzi. Poiché vengono a contatto con una zona delicata e spesso sensibile, è essenziale mantenerli puliti per evitare la proliferazione di batteri che potrebbero causare irritazioni o impurità cutanee.
  2. Asciugamani per le mani: Gli asciugamani per le mani, essendo utilizzati più frequentemente e spesso da più persone, dovrebbero essere cambiati ogni 1-2 giorni. Sono più esposti a batteri e sporco, soprattutto in ambienti condivisi.
  3. Asciugamani per il bidet: Le salviette per il bidet necessitano di un trattamento ancora più scrupoloso. Andrebbero lavate dopo ogni utilizzo, poiché entrano in contatto con aree intime. È buona norma avere una scorta sufficiente di salviette dedicate e lavarle separatamente dagli altri capi.
  4. Tappeti da bagno: Spesso trascurati, i tappeti da bagno accumulano umidità e sporco dai piedi. È consigliabile lavarli almeno una volta a settimana, o più frequentemente in caso di bagni molto frequentati.

Consigli per una corretta manutenzione della biancheria da bagno

  • Asciugatura completa: Che si tratti di accappatoi o asciugamani, è fondamentale asciugarli completamente dopo l’uso. Appenderli all’aria o vicino a una fonte di calore aiuta a prevenire la formazione di muffe.
  • Evitare ammorbidenti eccessivi: Sebbene rendano i tessuti più morbidi, gli ammorbidenti possono ridurre l’assorbenza di asciugamani e accappatoi. Usateli con moderazione o optate per soluzioni naturali come l’aceto bianco.
  • Rotazione della biancheria: Avere più set di asciugamani e accappatoi consente di garantire sempre una buona igiene e di ridurre l’usura dei tessuti.

Lascia un commento