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Natale, tempo di luci, decorazioni, e… regali aziendali. Per molti lavoratori, il dono natalizio da parte del proprio datore di lavoro è un appuntamento immancabile, anche se non sempre memorabile. Anzi, spesso lascia l’amaro in bocca. Ma per un dipendente, il regalo ricevuto quest’anno ha superato ogni limite, al punto da fargli dire: "Mi sento umiliato: è qualcosa di totalmente insensato".
Diciamolo chiaramente: i regali di Natale delle aziende raramente fanno centro. Nella maggior parte dei casi, finiscono per essere oggetti inutili, che rimangono per mesi in un cassetto, prima di finire nell'immondizia nell'ambito di una pulizia di primavera. Quante volte ci siamo ritrovati con una penna brandizzata o un portachiavi che non non abbiamo usato mai? Eppure, ogni anno si ripete lo stesso copione, con datori di lavoro che sembrano sforzarsi più per non spendere che per fare un gesto significativo.
Passano gli anni ma la piaga dei regali inutili non si arresta. Su Reddit, un lavoratore statunitense ha raccontato di aver ricevuto come regalo natalizio un catalogo da cui scegliere un oggetto. Dal momento che lui evita oggetti inutili, negli anni precedenti ha optato per alimenti di varia natura (o buoni da spendere nei supermercati), che quantomeno gli facevano risparmiare sulla spesa alimentare. Tra le pochissime opzioni cibarie del 2024, spiccava un barattolo di maionese al tartufo da 11 dollari. "Davvero? È questo il modo in cui l’azienda intende mostrare il suo apprezzamento?" ha scritto l’utente, scatenando un’ondata di commenti indignati e, al tempo stesso, solidali. Non si tratta di un influencer che vuole far parlare di sé: è un post anonimo su Reddit, dunque non c'è motivo per inventare una storia di sana pianta.
If my Christmas bonus isn't money, you can shove it
byu/mazemadman12346 inwork
Il valore del gesto: quando il regalo diventa un insulto
La maionese al tartufo non è solo un esempio di regalo inutile, ma simbolizza qualcosa di più profondo: la mancanza di rispetto verso i dipendenti. Non si tratta di essere ingrati, come alcuni potrebbero pensare. Il problema è che molti lavoratori vedono in questi doni un evidente tentativo di risparmiare su una spesa quasi inevitabile, mascherato però da generosità. "Non stai mostrando gratitudine regalando qualcosa che hai pagato due spicci e che non userò mai. E mi sento umiliato: è davvero un regalo senza senso. Che utilità ha della maionese al tartufo per una persona?" ha scritto l’utente di Reddit.

Il punto centrale è proprio questo: il valore di un regalo non sta nel suo costo, ma nella considerazione che trasmette. Un oggetto scelto a caso, o peggio, imposto, non comunica alcun riconoscimento per il lavoro svolto. Al contrario, può essere percepito come un gesto svogliato e, quindi, umiliante.
Il paradosso fiscale: quando il regalo lo paghi tu
Come se non bastasse, molti regali aziendali finiscono per essere tassati sullo stipendio del lavoratore, trasformando il dono in una spesa personale. Sì, hai letto bene. Secondo le normative fiscali americane, alcuni benefit aziendali, inclusi i regali natalizi, sono considerati parte del reddito imponibile del dipendente. Questo significa che, oltre a essere inutile, il regalo potrebbe anche pesare sulla busta paga. Paradossalmente, secondo le regole dell’IRS (l’equivalente americano della nostra Agenzia delle Entrate), ci sono benefit così piccoli da essere considerati “de minimis” e quindi esentasse. Tra questi rientrano i regali di Natale simbolici o i pasti celebrativi. Eppure, molte aziende preferiscono aggirare queste possibilità, offrendo regali che sembrano più una presa in giro che un segno di gratitudine.
Soldi o niente: la risposta dei lavoratori
“Se non hai intenzione di dare un bonus in denaro, non dare nulla”, ha concluso il lavoratore su Reddit. E come dargli torto? Alla fine, un regalo mal pensato rischia di fare più danni di quanto possa fare bene. La storia della maionese al tartufo ha fatto il giro del web, diventando il simbolo perfetto di ciò che i lavoratori odiano nei regali aziendali. Non è solo una questione di gusto — anche se, come ha detto Gordon Ramsay, il tartufo è “l’idea di lusso per chi non capisce nulla di lusso” — ma di significato. Un regalo così dimostra non solo mancanza di cura, ma anche di rispetto.
