Si può consumare l'olio d'oliva non filtrato? Agronomo risponde: "Sì, ad una sola condizione"

L'olio d'oliva non filtrato suscita sempre più curiosità tra i consumatori, soprattutto tra gli appassionati di prodotti genuini e naturali. Ma è davvero sicuro consumarlo? Daniele Paci, agronomo italiano molto seguito su Instagram, ha recentemente affrontato l'argomento in un video informativo, chiarendo dubbi e perplessità.

Nel video, Paci mostra una damigiana piena di olio d'oliva grezzo, torbido e non filtrato. Il colore è decisamente diverso dal classico giallo dorato a cui siamo abituati: appare verdognolo, con una consistenza che lascia intuire la presenza di particelle sospese. Ma cosa rende l'olio non filtrato così particolare?

L'agronomo spiega che questo tipo di olio contiene acqua di vegetazione e piccoli pezzetti di polpa d'oliva, elementi che gli conferiscono un gusto più intenso e una texture più ricca. “Chi ha avuto la possibilità di assaggiarlo così grezzo”, sottolinea Paci, “probabilmente ha percepito una sensazione più piacevole al palato, perché i sensori della bocca lavorano meglio in presenza di acqua”.

Un sapore unico, ma per quanto tempo?

Nonostante il gusto distintivo, l'olio non filtrato ha una caratteristica fondamentale: non è stabile nel tempo. Le particelle di acqua e polpa, che inizialmente rendono il prodotto così speciale, tendono a depositarsi sul fondo della damigiana con il passare delle settimane. Questo fenomeno è causato dalla gravità, ma soprattutto dalla presenza di microrganismi che avviano un processo di fermentazione.

“La fermentazione genera un odore sgradevole", avverte l'agronomo. "Non è una buona soluzione aspettare che il processo si completi per poi filtrare l'olio, perché la qualità del prodotto ne risentirebbe".

La condizione essenziale per consumare l’olio non filtrato

Quindi, è sicuro consumare l'olio d'oliva non filtrato? Sì, ma ad una condizione precisa: bisogna essere certi di utilizzarlo entro un mese dalla spremitura. Entro questo periodo, infatti, l'olio mantiene intatte le sue caratteristiche organolettiche e non si innescano processi di fermentazione rilevanti.

Daniele Pac è un agronomo italiano e nel suo video ha spiegato a quali condizioni si può consumare l'olio d'oliva non filtrato.
Daniele Pac è un agronomo italiano e nel suo video ha spiegato a quali condizioni si può consumare l'olio d'oliva non filtrato.

“Se sapete che consumerete tutto il contenuto della damigiana entro poche settimane, potete evitare di filtrarlo e godervi un gusto più fresco e autentico”, spiega Paci. “Al contrario, se prevedete di conservarlo più a lungo, è meglio acquistare olio già filtrato”.

I vantaggi del filtraggio

Il processo di filtraggio, spesso sottovalutato, ha un ruolo cruciale nella conservazione dell'olio. Eliminando le particelle sospese, si riduce il rischio di fermentazione e si preservano le proprietà organolettiche per un periodo più lungo. L'olio filtrato, inoltre, risulta più limpido e stabile, caratteristiche che molti consumatori apprezzano anche dal punto di vista estetico.

Consigli per l’acquisto e la conservazione

Se decidete di acquistare olio non filtrato, è importante verificare la freschezza del prodotto e consumarlo rapidamente. Conservatelo in un luogo fresco, non esposto a fonti di calore e lontano dalla luce per rallentare eventuali processi ossidativi. Per chi preferisce un prodotto più stabile e duraturo, l'olio filtrato è la scelta ideale. Ricordate di controllare sempre l'etichetta per assicurarvi che l'olio sia di alta qualità e di origine certificata.

 

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