"In Giappone è impossibile non pagare il parcheggio", italiano spiega il metodo anti-evasori

Un content creator italiano ha mostrato come funziona un parcheggio a pagamento in Giappone. Il sistema anti evasione è tanto semplice quanto efficace.

Il Giappone è famoso per la sua precisione, ordine e rispetto delle regole. Non sorprende, quindi, che anche il sistema di pagamento dei parcheggi sia un esempio di efficienza e ingegnosità. Un video pubblicato sull’account Instagram di Giulia La Marca ma registrato dal marito durante un viaggio in Giappone, mostra il funzionamento dei parcheggi a pagamento e spiega perché sia praticamente impossibile evadere il pagamento.

Come funzionano i parcheggi in Giappone

Nel video, il marito di Giulia descrive con precisione il meccanismo anti-evasione che caratterizza le aree di sosta giapponesi. Ogni parcheggio è contrassegnato da strisce bianche (a differenza di quelle blu tipiche dell’Italia) e ogni posto auto ha una barra di ferro posizionata a terra. All’arrivo di un’auto, questa barra è abbassata, consentendo di parcheggiare liberamente. Tuttavia, pochi istanti dopo che il veicolo si ferma, la barra si solleva automaticamente di pochi centimetri, bloccando l’auto e impedendole di uscire.

Il parcheggio a pagamento in Giappone: una barra evita all'auto di uscire se il guidatore non ha effettuato il pagamento.
Il parcheggio a pagamento in Giappone: una barra evita all'auto di uscire se il guidatore non ha effettuato il pagamento.

Il sistema è tanto semplice quanto efficace: per poter lasciare il parcheggio, l’automobilista deve recarsi presso una macchinetta per il pagamento. Qui è necessario inserire il numero del proprio posto auto, effettuare il pagamento, e solo allora la barra si abbassa, permettendo l’uscita.

Un metodo infallibile contro i furbetti

Questo meccanismo rende praticamente impossibile lasciare il parcheggio senza aver saldato il dovuto. Non c’è modo di aggirare il sistema: finché non si paga, la barra rimane sollevata. Inoltre, la procedura è interamente automatizzata, eliminando la necessità di personale per controllare i pagamenti o emettere multe. Il risultato? Un sistema altamente efficiente, privo di possibilità di errore umano o di evasione volontaria.

Un altro dettaglio interessante del sistema è che bisogna prestare attenzione a non sbagliare il numero del posto auto. Se, per errore, si paga per un altro parcheggio, non è previsto alcun rimborso. Questo aspetto sottolinea l’importanza della precisione e della responsabilità individuale, valori molto cari alla cultura giapponese.

Perché non adottare lo stesso metodo altrove?

Molti utenti italiani che hanno visto il video hanno commentato con curiosità e ammirazione, chiedendosi perché un sistema del genere non venga implementato anche in Italia. In un paese dove spesso si cerca di aggirare le regole, un meccanismo simile potrebbe rappresentare una soluzione efficace per contrastare l’evasione nei parcheggi a pagamento.

Tuttavia, adottare un sistema di questo tipo non sarebbe privo di sfide. La manutenzione delle infrastrutture, i costi iniziali per l’installazione e l’educazione degli utenti sarebbero tutti fattori da considerare. Inoltre, il rispetto delle regole non dipende solo dalla tecnologia, ma anche dalla mentalità e dalla cultura di una società. In Giappone, il rispetto per l’ordine e le norme è profondamente radicato, rendendo il sistema naturale ed efficace.

Un esempio di efficienza giapponese

Il sistema dei parcheggi a pagamento in Giappone è un perfetto esempio di come tecnologia e organizzazione possano lavorare insieme per risolvere problemi quotidiani in modo pratico ed efficiente. Il video condiviso da Giulia La Marca e suo marito non solo mette in luce un aspetto interessante della vita giapponese, ma ci invita anche a riflettere su come piccoli accorgimenti possano migliorare la convivenza civile e la gestione degli spazi pubblici.

 

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