Italiana condivide le 5 domande che fa la polizia all'aeroporto di New York: "Una è a trabocchetto"

Una content creator italiana ha recentemente condiviso su TikTok un episodio che ha catturato l'attenzione di molti viaggiatori: le cinque domande che le sono state rivolte dalla polizia all’arrivo all'aeroporto di New York. Questo tipo di interrogatorio è una procedura standard per i visitatori internazionali e serve a garantire la sicurezza del paese. Tuttavia, alcune delle domande possono risultare inaspettate o perfino a trabocchetto, come ha spiegato lei stessa. Vediamo nel dettaglio quali sono queste domande e cosa aspettarsi.

1. Lavoro o turismo?

La prima domanda è probabilmente la più scontata: “Qual è il motivo della tua visita? Lavoro o turismo?”. La risposta della content creator, registrata come Puoy_Italia, è stata, ovviamente, “Turismo”. Se ci si reca a New York per motivi di svago o vacanza, è importante rispondere in maniera chiara e diretta. Nel caso si viaggi per lavoro, si consiglia di portare con sé la documentazione necessaria, come lettere di invito o dettagli sugli incontri pianificati, per evitare fraintendimenti.

2. Dove alloggerete e per quanti giorni sarete qui?

La seconda domanda riguarda il soggiorno: “Dove alloggerai e per quanti giorni resterai a New York?”. La creator sottolinea un punto cruciale: è fondamentale conoscere l'indirizzo preciso dell'hotel o della casa vacanza dove si alloggerà. Non basta indicare il nome della struttura, ma bisogna avere un indirizzo completo e, possibilmente, una conferma della prenotazione. Questo dettaglio può sembrare secondario, ma la polizia americana spesso insiste su informazioni precise.

3. Hai con te dei contanti?

La terza domanda riguarda il denaro: “Hai con te dei contanti?”. La content creator ha risposto con un semplice “Credit card”, spiegando che a New York è possibile pagare praticamente ovunque con la carta di credito. Questo è un consiglio utile per chiunque stia pianificando un viaggio nella Grande Mela: non c'è un reale bisogno di portare con sé grosse somme di denaro. Tuttavia, è importante dichiarare eventuali contanti, soprattutto se si supera la soglia di 1000 dollari, per evitare controlli aggiuntivi o situazioni scomode.

4. Hai un contatto di emergenza a New York?

Un'altra domanda che potrebbe essere posta riguarda i contatti di emergenza: “Hai un contatto di emergenza a New York?”. Per chi non ha amici o parenti in città, la creator consiglia di indicare semplicemente la struttura dove si alloggia. Fornire queste informazioni è sufficiente per soddisfare le richieste delle autorità e dimostra di avere un piano organizzato per la propria permanenza.

5. Il trabocchetto: “Happy Birthday”

La quinta “domanda” non è in realtà una domanda, ma una trappola inaspettata. Alcuni agenti, infatti, possono dire improvvisamente: “Happy Birthday” (“Buon compleanno”). La content creator spiega che l'unico modo corretto di rispondere è dire la verità: “Non è il mio compleanno oggi”. Questo stratagemma serve a verificare l'autenticità dei documenti presentati, poiché in passato alcune persone hanno cercato di entrare negli Stati Uniti utilizzando documenti di altre persone, nate in un giorno diverso.

Puoy_Italia ha parlato de trucchetto della polizia di New York, che augura "buon compleanno" per capire se una persona stia usando un documento falso.
Puoy_Italia ha parlato de trucchetto della polizia di New York, che augura "buon compleanno" per capire se una persona stia usando un documento falso.

Controlli a campione

Nei commenti al video, alcuni utenti hanno dichiarato di non aver ricevuto domande del genere. Questo non sorprende, dato che i controlli negli aeroporti americani sono spesso effettuati a campione. Tuttavia, in un periodo geopolitico instabile e di grandi migrazioni come quello attuale, molte persone vengono interrogate, soprattutto se provengono da paesi considerati più sensibili o se viaggiano per la prima volta. Chi non viene fermato per un interrogatorio approfondito può considerarsi semplicemente fortunato.

 

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