"Ho provato una dieta vegana per 30 giorni: ecco come è andata"

Rachael Schultz, giornalista di Shape.com, ha raccontato la sua esperienza nel provare una dieta vegana per 30 giorni. Nella premessa, ha fatto sapere di essere "grande amante di barbecue, bacon e cheeseburger", dunque non è stato semplice per lei. Schultz si è lanciata in questo esperimento per valutare l'impatto del cibo vegetale sul suo benessere fisico, in particolare per alleviare l'infiammazione persistente causata da un’ernia discale.

L'ispirazione per il cambio di dieta è arrivata da documentari che mettono in discussione l'impatto della carne sulla salute e sull'ambiente. Rachael era curiosa di scoprire se eliminare carne e latticini potesse alleviare i suoi sintomi di infiammazione e migliorare il suo stato di salute generale. L’esperimento non è stato privo di difficoltà, ma ha portato a importanti scoperte.

Le difficoltà iniziali

Nei primi giorni, Rachael ha dovuto affrontare gonfiore addominale e una fame quasi incessante. Il suo corpo, abituato a una dieta ricca di proteine animali, faticava ad adattarsi al nuovo apporto di fibre, molto più alto rispetto alla media statunitense. Questo gonfiore iniziale è durato circa due settimane, un periodo durante il quale ha imparato a idratarsi di più e a introdurre probiotici naturali, come miso e kimchi, per aiutare il corpo ad adattarsi.

Un altro aspetto complicato è stato trovare un equilibrio nutrizionale. Le piante si digeriscono più velocemente rispetto alla carne, e Rachael ha dovuto incrementare grassi sani, come avocado e burro di noci, per sentirsi sazia più a lungo. Inoltre, ha imparato che non è consigliabile passare da una dieta 'ricca' di carne a una vegana “di colpo”, ma è meglio introdurre gradualmente alimenti vegetali per consentire all’organismo di adattarsi. Questo consiglio è condiviso anche dai nutrizionisti che seguono clienti che vogliono diventare vegani.

Le scoperte pratiche

La pianificazione è diventata un elemento cruciale. Con una dieta vegana, preparare i pasti richiede più tempo per lavare, tagliare e cucinare le verdure. Rachael ha scoperto che il meal prep domenicale (pianificare cosa mangiare dal lunedì al sabato a colazione, pranzo e cena) semplifica molto la settimana. Ha anche fatto affidamento su polveri proteiche vegetali per mantenere alti i livelli di proteine, un aspetto inizialmente complicato.

Mangiare vegano aiuta a ridurre il consumo di cibi ultraprocessati, preferendo opzioni del tutto naturali come le verdure.
Mangiare vegano aiuta a ridurre il consumo di cibi ultraprocessati, preferendo opzioni del tutto naturali come le verdure.

Un’altra sfida è stata trovare snack pratici e vegani: molte opzioni classiche, come yogurt greco o barrette proteiche, contengono prodotti animali. Rachael ha imparato a portare con sé frutta secca, burro di arachidi e barrette vegane per evitare di restare senza alternative.

Benefici della dieta vegana

Dopo il periodo di adattamento, Rachael ha riscontrato diversi benefici. L'infiammazione si è ridotta e ha notato un miglioramento nelle sue prestazioni sportive, sentendosi più energica durante gli allenamenti ad alta intensità. Ha anche osservato che una dieta vegana l’ha spinta a fare scelte più sane, eliminando i cibi raffinati e prediligendo quelli naturali al 100%, come frutta, verdura, cereali integrali e legumi.

Un aspetto interessante è stato il miglioramento del suo rapporto con i carboidrati. Passando dal 20% al 50% di carboidrati nella dieta, Rachael ha scoperto che il problema non erano i carboidrati in sé, ma quelli raffinati. Con alimenti naturali come patate dolci, fagioli e cereali integrali, ha trovato una fonte di energia costante e adatta al suo stile di vita attivo.

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