Ambra Lupa, content creator italiana residente in Australia da circa un anno, ha deciso di condividere con i suoi follower un’esperienza fuori dall’ordinario. In un video diventato rapidamente virale, Ambra ha coinvolto nove italiani, tra turisti e residenti, in una degustazione di latte di cammello. Una prova curiosa e, a giudicare dalle reazioni, piuttosto divisiva.
Molti non sanno che l’Australia è il Paese con la più grande popolazione di cammelli al mondo, superando perfino le nazioni nordafricane. Questi animali furono introdotti nel XIX secolo per scopi pratici, come il trasporto nelle zone aride del continente. Con il passare del tempo, la popolazione di cammelli è cresciuta in modo esponenziale, al punto che oggi questi animali sono una risorsa abbondante e peculiare del Paese. Tra i prodotti derivati dai cammelli, il latte sta guadagnando popolarità ed è reperibile in alcuni supermercati australiani. Tuttavia, non si tratta di un prodotto economico: il costo si aggira intorno ai 15 dollari australiani al litro, circa 9 euro. Un prezzo piuttosto elevato rispetto al latte vaccino.
La degustazione: reazioni contrastanti
Ambra ha registrato il momento in cui i suoi compagni d’avventura hanno assaggiato il latte di cammello. Le reazioni sono state tutt’altro che unanimi. Il primo a provarlo è stato Angelo, il cui giudizio è stato immediato e inequivocabile: ha sputato il latte subito dopo averlo assaggiato, una reazione che ha suscitato risate tra gli altri presenti.

Gli altri partecipanti hanno espresso opinioni più varie, ma comunque caratterizzate da una certa perplessità. Tra i commenti riportati nel video si leggono frasi come:
- “Sa tipo di stalla”
- “Ha un forte sentore di fieno”
- “È abbastanza salato”
Le percezioni del gusto si sono dimostrate soggettive. Una ragazza ha affermato convinta: “È buono”, salvo essere subito contraddetta da un’amica che ha usato un’espressione italiana colorita per sottolineare il suo disgusto. Un altro partecipante ha descritto il latte con una metafora insolita ma evocativa: “Sembra latte allungato con l’acqua del mare”. Tra i giudizi più moderati, qualcuno ha detto: “Non è male, ma non lo berrei a colazione”, mentre un altro ha trovato una similitudine più familiare al gusto italiano: “Sa di ricotta salata”.
Un gusto difficile per i palati italiani
In sintesi, meno della metà dei partecipanti ha giudicato il latte di cammello accettabile, mentre gli altri si sono divisi tra chi ha dichiarato che non lo tornerebbe a bere e chi, come Angelo, ha avuto una reazione viscerale al primo sorso. Il sapore salato e il retrogusto erboso sembrano essere le caratteristiche che più hanno spiazzato i palati italiani, abituati a sapori più dolci e neutri nel latte.
Sebbene non sia entrato nel cuore (e nel palato) degli italiani coinvolti nell’esperimento, il latte di cammello rappresenta comunque un’esperienza culinaria unica e legata alla cultura australiana. Chissà, forse con un po’ di abitudine e una diversa preparazione – magari utilizzandolo per cucinare o accompagnandolo a piatti locali – potrebbe rivelare sfumature inaspettate. E voi, quando sarete in Australia, proverete questa bevanda così particolare?
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