"Lavorare da casa non fa bene alla salute, ecco perché", i risultati di uno studio psicologico

Dopo la pandemia, lavorare da casa è diventata una pratica sempre più comune, ma i suoi effetti sulla salute mentale e fisica non sono sempre positivi. Sebbene il lavoro da remoto offra vantaggi come maggiore flessibilità e riduzione dei tempi di spostamento, presenta anche sfide significative che, secondo uno studio psicologico del 2024, possono impattare negativamente sul benessere.

Lo studio evidenzia che la fatica associata al lavoro da casa è attribuibile a diversi fattori, tra cui la mancanza di confini chiari tra lavoro e vita privata, l'isolamento sociale, la difficoltà a disconnettersi dal lavoro e il sovraccarico di responsabilità domestiche. Questi elementi possono contribuire a un senso di esaurimento e, in alcuni casi, al burnout. Uno degli aspetti più citati nel contesto del lavoro da remoto è l'esaurimento causato dalle videoconferenze. Molte persone trovano estenuante passare intere giornate in riunioni virtuali. Secondo la ricerca, questo fenomeno è legato all’assenza di segnali di linguaggio corporeo.

Lo psicologo Albert Mehrabian ha dimostrato che nella comunicazione umana solo il 7% delle informazioni viene trasmesso attraverso le parole, mentre il 38% è legato al tono della voce e il 55% al linguaggio corporeo. Durante le videoconferenze, gran parte di questi segnali corporei viene persa, specialmente quando lo schermo mostra solo il volto del collega. Questo sforzo inconscio nel cercare di cogliere segnali che non sono presenti genera stress e affaticamento.

Lavorare da casa può farci risparmiare tempo e soldi, ma ha un peso negativo sulla salute mentale.
Lavorare da casa può farci risparmiare tempo e soldi, ma ha un peso negativo sulla salute mentale.

Un altro aspetto evidenziato è che riunioni con molte persone possono risultare ancora più impegnative. Per ridurre la stanchezza, gli esperti suggeriscono di alternare modalità video e solo audio, specialmente in riunioni di gruppo numerose. Per incontri individuali, invece, il video può essere più utile per mantenere una connessione personale.

Mancanza di confini e aumento delle distrazioni

Lavorare da casa rende complicato separare il lavoro dalla vita privata. Lo studio del 2024 ha confermato che la mancanza di confini fisici può portare a un’erosione del bilanciamento tra lavoro e vita personale. Quando la casa diventa l'ufficio, si perde la distinzione tra gli orari di lavoro e quelli di riposo, inducendo una sensazione di essere costantemente "sul pezzo". Inoltre, le distrazioni tipiche dell'ambiente domestico, come le responsabilità familiari o i compiti casalinghi, rendono difficile mantenere la concentrazione. Questo si traduce in un senso di continua pressione e nella necessità di lavorare più a lungo per completare le stesse attività che si farebbero in ufficio.

Isolamento sociale e sopravvivenza mentale

L’isolamento sociale è un altro grande fattore di stress. Il lavoro da remoto riduce le interazioni faccia a faccia con i colleghi, limitando le opportunità di socializzare e condividere momenti di supporto reciproco. Secondo lo studio, questa mancanza di connessione può portare a sentimenti di solitudine e, a lungo termine, a una ridotta coesione di squadra. La pandemia e l’incertezza economica hanno inoltre spinto molte persone in una modalità di “sopravvivenza” psicologica. Questo stato di iper-vigilanza, paragonato a camminare in una giungla con la costante paura di un predatore, attiva il sistema limbico del cervello, provocando stress cronico e difficoltà a rilassarsi.

Impatto sulla produttività e suggerimenti per migliorare

Il lavoro da casa, se non gestito correttamente, può influire negativamente sulla produttività. Secondo gli esperti, la chiave per migliorare il benessere e l’efficienza consiste nell'aumentare la consapevolezza personale e adottare strategie mirate. Creare una routine con orari definiti, stabilire spazi dedicati al lavoro e prendersi regolari pause può aiutare a mantenere un equilibrio più sano. Inoltre, è importante che i leader siano consapevoli del proprio stato emotivo e fisico per evitare di spingersi oltre i propri limiti. Una comunicazione aperta e trasparente all'interno del team può favorire il supporto reciproco e ridurre la sensazione di isolamento.

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