Essere assistenti di volo non significa solo servire pasti e garantire un viaggio confortevole. Lo rivela Marika Mikusova, ex assistente di volo per Emirates Airlines, che ha svelato una pratica poco conosciuta ma di vitale importanza: gli assistenti di volo devono "spiare" i passeggeri, ma non per curiosità morbosa, bensì per motivi di sicurezza.
Secondo Marika, che ha lavorato per Emirates per cinque anni, l’equipaggio è addestrato a monitorare costantemente i passeggeri durante il volo. Questo include osservazioni discrete ogni 30 minuti per assicurarsi che i passeggeri stiano bene e, in particolare, che stiano respirando. Questa pratica è essenziale soprattutto in prima classe, dove i passeggeri godono di suite private che offrono un alto livello di isolamento. "Le suite di prima classe sono quasi completamente chiuse, il che rende necessario verificare che tutto sia in ordine. In business class o in economy, dove i sedili sono più aperti, il monitoraggio è più semplice", spiega Marika. Questo "spiare" non è invasivo, ma si tratta di una misura preventiva per garantire che non si verifichino problemi, come emergenze mediche o comportamenti pericolosi.
Osservazione costante durante tutto il viaggio
Marika sottolinea che il controllo dei passeggeri inizia fin dal momento dell’imbarco. "Osserviamo ogni passeggero quando sale sull’aereo per capire se c’è qualcosa di insolito nel loro comportamento. Questo ci aiuta a prevenire eventuali escalation di problemi durante il volo", spiega. Durante il servizio e il resto del viaggio, l’equipaggio continua a monitorare discretamente la cabina. Oltre alle emergenze mediche, gli assistenti di volo devono anche prestare attenzione a comportamenti inappropriati. Marika racconta un episodio in cui una coppia si è lasciata andare a effusioni eccessive proprio vicino alla cambusa. "Abbiamo dovuto intervenire per separarli e poi continuare a monitorarli per evitare che la situazione degenerasse", dice. Questo tipo di intervento è particolarmente delicato, soprattutto con compagnie aeree che seguono norme culturali o religiose più rigide, come quelle arabe.

Il lato umano del lavoro
Nonostante l'importanza di questi compiti, Marika ammette che gli assistenti di volo non sempre amano dover tenere sotto controllo ogni dettaglio della cabina. "Adoriamo quando i passeggeri sono sazi e pronti a dormire. In quei momenti, possiamo rilassarci un po’ di più", confessa. Tuttavia, la soddisfazione di sapere che il loro lavoro contribuisce a rendere il volo sicuro e confortevole per tutti è un incentivo enorme. "Essere vigili è una responsabilità, ma anche un modo per costruire un rapporto di fiducia con i passeggeri, che spesso si affidano a noi anche nei momenti più critici", aggiunge.
Consapevolezza per i passeggeri
Per i passeggeri, sapere che l’equipaggio li osserva può sembrare invasivo, ma è importante capire che queste misure sono pensate per il loro benessere. Gli assistenti di volo non sono lì solo per servire pasti o bevande: sono addestrati per affrontare situazioni di emergenza e garantire che ogni viaggio sia sicuro. Quindi, la prossima volta che sali su un aereo, ricorda che quegli sguardi apparentemente casuali sono parte di un piano ben orchestrato per la tua sicurezza. E mentre tu ti rilassi e ti godi il viaggio, puoi essere certo che qualcuno sta vegliando attentamente per assicurarsi che tutto proceda senza intoppi.
