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Territiracconta, una content creator italiana appassionata di viaggi, si trova da tempo in Giappone, documentando la sua vita quotidiana a Tokyo. In un recente video, ha mostrato i costi di una spesa base effettuata in un supermercato di alta fascia, il Maruetsu Petit, situato vicino al suo appartamento. Il risultato? Prezzi che oscillano tra il ragionevole e l’incredibilmente caro, specialmente per alcuni prodotti.
Accompagnata dal fidanzato, Terry si è recata al Maruetsu Petit per rifornire la casa di cibo e oggetti essenziali. "Non avevamo nulla in casa," spiega nel video. Il primo articolo messo nel carrello è uno yogurt da 200 grammi, al costo di 269 Yen, pari a circa 1.70€, un prezzo tutto sommato accettabile. Tuttavia, non tutti i prodotti si rivelano così economici.
Avendo voglia di pancake, Terry cerca un preparato specifico, ma non trovandolo ripiega su una farina a base di uova, che costa 2.25€ per una confezione da circa 200 grammi. “Non è poco”, commenta. Proseguendo nella spesa, acquista un litro di black coffee (caffè americano in bric, scelta inusuale per un italiano) a 1.90€ e un pacco di avena a 2.20€, prodotti di costo moderato rispetto ad altri beni presenti sugli scaffali.
Oggetti essenziali: carta igienica, shampoo e sacchetti per la spazzatura
Oltre al cibo, Terry ha bisogno di alcuni articoli per la casa. Una confezione di quattro rotoli di carta igienica, apparentemente di alta qualità, costa 2.75€, mentre uno shampoo si aggira sui 2.40€. Per 30 sacchetti della spazzatura, il prezzo è più contenuto, 1.50€. Nonostante questi costi siano superiori alla media italiana, è nella sezione della frutta che il prezzo sale vertiginosamente, lasciando gli spettatori del video senza parole.
La frutta: il capitolo dolente
In Giappone, la frutta è spesso considerata un bene di lusso, e i prezzi al supermercato ne sono la prova. Terry mostra con incredulità una confezione di quattro kiwi a 2.50€ e quattro cachi a 4.50€. Ma il vero shock arriva con l’uva: un grappolo di chicchi grandi e dall’aspetto perfetto costa ben 12.50€. “Incredibile,” commenta Terry, aggiungendo che è uno dei prezzi più alti visti durante la spesa.

Non tutto è così proibitivo, però. Tre banane costano 1.30€, un prezzo più accessibile, anche se superiore alla media italiana. L’acqua minerale, invece, è sorprendentemente cara: una bottiglia da 2 litri costa 3.50€, più di una cassa da sei bottiglie in Italia.
Il totale e le reazioni
Alla fine, la spesa totale ammonta a 6600 Yen, circa 44€. Nei commenti al video, si è aperto un dibattito sul motivo dei prezzi elevati di un bene di prima necessità come la frutta e l'acqua minerale. Un utente ha ipotizzato che la causa fosse la scarsità di terreni coltivabili in Giappone, ma Marco Togni, un italiano che vive nel Paese da quasi vent’anni, ha smentito questa teoria.
“Non è vero,” spiega Togni. “Il terreno c’è, ma non conviene coltivarlo. Basta prendere un treno da Tokyo per vedere distese enormi di campi inutilizzati. La frutta economica esiste ed è in linea con gli stipendi giapponesi, ma il supermercato dov'è stato registrato il video è di fascia alta. È come fare la spesa in una boutique nel centro di Milano: i prezzi sono naturalmente più alti.”
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