Lo spazzolino da denti è uno degli strumenti essenziali per la nostra igiene quotidiana, ma sapevi che il modo in cui lo conservi può influire sulla sua efficacia e sulla tua salute orale? Secondo un esperto, moltissime persone commettono errori nella gestione del proprio spazzolino, lasciandolo in punti del bagno che favoriscono la proliferazione di batteri. Vediamo quali sono i consigli per conservarlo al meglio e mantenere una corretta igiene orale.
Una storia antica: dalle origini dello spazzolino al modello moderno
Lo spazzolino ha origini antichissime. I primi strumenti per la pulizia dei denti risalgono all’epoca degli egizi, circa nel 3000 a.C. Si trattava di rametti simili a bastoncini con estremità masticate per ammorbidire le fibre, utilizzati per rimuovere residui alimentari dai denti.
La prima forma di spazzolino moderno, invece, apparve in Cina nel XV secolo: veniva realizzato con setole prelevate dai colli di cinghiali siberiani e montate su manici di bambù o osso. Questo modello fu introdotto in Europa dai mercanti inglesi intorno al 1600. Oggi, con materiali moderni e design sempre più avanzati, lo spazzolino è diventato la base della nostra routine di igiene orale, fondamentale per prevenire carie, malattie gengivali e alito cattivo.
Dove NON lasciare lo spazzolino: gli errori più comuni
Un errore comune è conservare lo spazzolino in posizioni che lo espongono a contaminazioni. Secondo uno studio riportato dal sito is.fi, questi sono i luoghi da evitare:
- Vicino al WC
Una delle abitudini più sbagliate è lasciare lo spazzolino vicino alla tazza del WC, soprattutto se si tira lo sciacquone con il coperchio alzato. Questo può causare la dispersione di particelle contaminanti nell’aria, che possono depositarsi sullo spazzolino. È quindi fondamentale posizionarlo lontano dal WC e, se possibile, chiudere sempre il coperchio prima di scaricare. - In un contenitore chiuso
Conservare lo spazzolino in un astuccio o in un porta spazzolini chiuso è un altro errore, soprattutto se lo si ripone ancora umido. L’ambiente caldo e umido favorisce la proliferazione di batteri, trasformando il contenitore in un terreno fertile per microbi. - In un bicchiere condiviso
Molte persone lasciano gli spazzolini in un bicchiere, spesso insieme a quelli di altri membri della famiglia. Questo può causare il contatto tra le setole, aumentando il rischio di contaminazioni incrociate. Inoltre, l’acqua che si accumula sul fondo del bicchiere può diventare un habitat ideale per batteri.

Il modo corretto per conservare lo spazzolino
Secondo gli esperti, il modo migliore per conservare lo spazzolino è tenerlo in posizione verticale, con le setole rivolte verso l’alto, in un luogo asciutto e protetto, come un armadietto o un cassetto. Questa disposizione aiuta a far asciugare le setole più rapidamente e a ridurre l’esposizione a polvere e batteri presenti nell’ambiente del bagno.
Ecco alcuni consigli pratici:
- Risciacqua bene lo spazzolino dopo ogni utilizzo per rimuovere eventuali residui di dentifricio o cibo.
- Asciugalo il più possibile prima di riporlo, per evitare che l’umidità favorisca la crescita di batteri.
- Pulisci regolarmente il contenitore o il supporto dove riponi lo spazzolino, per evitare che si accumulino sporco e umidità.
- Evita il contatto tra spazzolini se vivi con altre persone, utilizzando supporti separati o divisori.
Quando cambiare lo spazzolino?
Un altro punto fondamentale è sapere quando sostituire lo spazzolino. Gli esperti consigliano di cambiarlo ogni tre mesi o non appena le setole iniziano a mostrare segni di usura. Setole rovinate non solo puliscono meno efficacemente, ma possono anche irritare le gengive o danneggiare lo smalto.
