I colori delle spugne non sono scelti casualmente o per motivi estetici: ecco cosa significano

Le spugne per piatti sono tra gli strumenti più comuni e utilizzati nelle nostre cucine. Tuttavia, pochi sanno che i loro colori non sono scelti a caso né solo per motivi estetici. Ogni colore indica infatti una specifica funzione e un determinato livello di abrasività, pensato per soddisfare diverse esigenze di pulizia. Martina Montemaggi, content creator italiana conosciuta su Instagram come martina_homeorganizer, ha recentemente pubblicato un interessante contenuto per fare chiarezza su questa curiosità domestica.

Il colore rosso: il massimo della forza abrasiva

Le spugne rosse sono le più abrasive in assoluto. Questo le rende ideali per affrontare lo sporco più ostinato, come le incrostazioni di cibo bruciato su pentole e padelle. Se hai a che fare con macchie “antiche” che sembrano impossibili da rimuovere, una spugna rossa può essere la tua miglior alleata. Tuttavia, la loro potenza abrasiva le rende poco adatte a superfici delicate, come il vetro o le stoviglie in ceramica, che potrebbero facilmente graffiarsi. Il consiglio è di utilizzarle con attenzione, riservandole esclusivamente a quegli utensili che richiedono una pulizia più aggressiva.

Il colore verde: abrasività moderata

Le spugne verdi, più comuni nelle cucine italiane rispetto alle rosse, offrono un buon compromesso tra forza abrasiva e delicatezza. Sono meno aggressive delle rosse ma comunque efficaci nella pulizia delle stoviglie in ceramica e dei piatti. Sono ideali per rimuovere residui di cibo più resistenti senza danneggiare le superfici. Se hai bisogno di un prodotto versatile per le tue stoviglie, le spugne verdi rappresentano una scelta equilibrata. Martina sottolinea, però, che è sempre meglio testarle prima su superfici delicate per evitare graffi indesiderati.

Le spugne per piatti di colore verde sono "medie": non sono le più abrasive ma neppure le più delicate.
Le spugne per piatti di colore verde sono "medie": non sono le più abrasive ma neppure le più delicate.

Il colore giallo: delicatezza per superfici sensibili

Le spugne gialle sono le più utilizzate dagli italiani e hanno un pregio particolare: la loro estrema delicatezza. Questo le rende perfette per evitare graffi o danni alle superfici più sensibili. Tuttavia, proprio per questa loro caratteristica, non sono l’opzione migliore per affrontare lo sporco ostinato o incrostato. Martina Montemaggi suggerisce di utilizzare le spugne gialle principalmente per la pulizia del lavandino in acciaio, dove la delicatezza è più importante della forza abrasiva. In cucina, il loro ruolo è dunque più specifico rispetto ad altre spugne colorate.

Il colore blu: per vetro e acciaio inox

Le spugne blu rappresentano l’apice della delicatezza tra le spugne colorate. Sono ideali per la pulizia di materiali delicati come vetro e acciaio inox, dove anche il minimo graffio potrebbe rovinare l’estetica dell’oggetto. Questo le rende perfette per bicchieri, posate di pregio e superfici in acciaio che richiedono una cura particolare. Nonostante siano meno abrasive, garantiscono comunque una pulizia efficace e sicura.

Come scegliere la spugna giusta per ogni situazione

Sapere a cosa serve ciascun colore di spugna può fare la differenza in cucina, aiutandoci a ottenere una pulizia più efficace e a preservare gli oggetti nel tempo. Ecco un riepilogo pratico:

  • Rosso: per sporco ostinato su pentole e padelle (massima abrasività).
  • Verde: per piatti e stoviglie in ceramica (abrasività media).
  • Giallo: per il lavandino e altre superfici delicate (delicatezza massima).
  • Blu: per vetro e acciaio inox (minima abrasività).

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