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La pizza napoletana è un piatto che si gusta al meglio appena sfornato, quando il calore sprigiona tutti i profumi della farcitura e la consistenza è perfettamente bilanciata tra morbidezza e croccantezza. Nella tradizione partenopea, la pizza va consumata pochi secondi dopo essere uscita dal forno, direttamente nel ristorante, per apprezzarne al massimo la fragranza e il sapore.
Ma nella realtà di tutti i giorni, non sempre è possibile seguire questa regola d’oro. Molte persone devono percorrere diversi chilometri per raggiungere la propria pizzeria di fiducia, mentre altri preferiscono farla consegnare a domicilio dai fattorini. Il risultato? Per le leggi della fisica, specie d'inverno, dopo appena due minuti all’interno del cartone, la pizza inizia a perdere calore e la sua qualità ne risente.
Esiste un modo per riportarla al suo stato originale senza rovinarne la consistenza? Secondo un pizzaiolo esperto, sì. Il titolare del profilo Instagram "cocciuto_official" ha spiegato il trucco che usa sempre lui stesso per riscaldare la pizza a casa, mantenendone intatta la fragranza senza alterarne la struttura.
Il trucco per riscaldare la pizza senza cuocerla
La maggior parte delle persone, quando vuole riscaldare una pizza a casa, tende a metterla direttamente nel forno o in padella a fuoco vivo. Il problema? Questi metodi rischiano di cuocere nuovamente l’impasto, rendendolo troppo secco o alterandone la consistenza.
Il pizzaiolo ha condiviso un metodo semplice ma estremamente efficace, che chiunque può applicare con un forno domestico. Ecco i passaggi per riscaldare la pizza nel modo giusto:
1️⃣ Appena si ordina la pizza (o mentre si sta andando a ritirarla), chi è a casa deve accendere il forno alla massima temperatura e lasciarlo scaldare bene. Il calore deve accumularsi, simulando la temperatura elevata dei forni professionali delle pizzerie.
2️⃣ Chiudere il forno e spegnerlo completamente prima di inserire la pizza. L’errore più comune è lasciare il forno acceso, rischiando di cuocere di nuovo l’impasto.
3️⃣ Inserire la pizza nel forno spento, sfruttando il calore residuo per riscaldarla delicatamente. In questo modo, l'impasto non continuerà a cuocere, ma si limiterà a recuperare la temperatura ideale.
Secondo il pizzaiolo, il segreto sta tutto nel riscaldare e non cuocere: grazie al calore accumulato, la pizza tornerà ad essere fragrante e saporita, senza perdere la sua struttura originale.

Perché questo metodo funziona meglio degli altri?
Molti metodi casalinghi vengono utilizzati per riscaldare la pizza avanzata o quella d’asporto, ma non tutti garantiscono un buon risultato.
- Microonde: tende a rendere la pizza gommosa e molliccia, soprattutto se non si usa la funzione grill. Il vapore prodotto dal riscaldamento ammorbidisce eccessivamente l’impasto, alterandone la texture.
- Padella: è un metodo discreto, soprattutto se si aggiunge un coperchio per trattenere il calore, ma può rendere il fondo della pizza troppo croccante o bruciato, se non si presta attenzione.
- Forno tradizionale acceso: se la temperatura è troppo alta o la pizza rimane dentro troppo a lungo, la crosta si secca e diventa dura, mentre la mozzarella può bruciarsi.
L’approccio suggerito dal pizzaiolo permette invece un riscaldamento graduale e omogeneo, senza compromettere la qualità della pizza.
Funziona con tutti i tipi di pizza?
Sebbene questo trucco sia particolarmente indicato per la pizza napoletana, che ha un impasto più morbido e un alto contenuto di idratazione, può essere usato anche per altri tipi di pizza, con qualche accorgimento:
✔ Pizza romana o sottile → Meglio lasciarla nel forno spento per un tempo più breve, perché essendo più croccante, potrebbe asciugarsi troppo.
✔ Pizza al taglio → Funziona bene, ma per un risultato ancora migliore, si può usare un forno ventilato per pochi minuti dopo averla scaldata nel forno spento.
