"A un colloquio di lavoro mi hanno umiliato, chiedendomi di far finta di essere Superman: ho risposto così"

Nel mare di esperienze assurde vissute dai candidati durante i colloqui di lavoro, ce n'è una che ha recentemente attirato l'attenzione del web grazie a un post su Reddit. Un uomo ha raccontato di essere stato protagonista di una richiesta tanto insolita quanto umiliante: durante un colloquio per una posizione di Account Executive e Sales, gli è stato chiesto di registrare un video di un minuto fingendo di essere Superman e descrivendo in quel modo le sue competenze professionali.

Questa vicenda ha lasciato senza parole molti utenti, generando una discussione sulle strane e spesso inappropriate richieste avanzate dai selezionatori durante i processi di assunzione. L'uomo ha spiegato nel suo post che, dopo aver inviato la candidatura, aveva ricevuto un'email in cui i responsabili delle assunzioni si dicevano "impressionati positivamente dal suo background" e desiderosi di procedere con la selezione. Tuttavia, la fase successiva del processo prevedeva l'insolita prova di interpretare Superman, un compito che ha trovato profondamente offensivo e poco professionale.

Se l'obiettivo era testare la creatività del candidato, il metodo scelto dai recruiter ha fallito nel modo più clamoroso possibile. L'uomo, che vanta oltre 20 anni di esperienza nel settore, ha percepito la richiesta come un'umiliazione gratuita più che un valido strumento di valutazione. Non si trattava infatti di una posizione junior o entry-level, ma di un ruolo che richiedeva competenze strategiche e una solida esperienza nel campo delle vendite.

La risposta perfetta: professionalità contro assurdità

Di fronte a una richiesta tanto bizzarra, molti avrebbero probabilmente reagito con una risposta piccata o con un rifiuto netto e irritato. Ma l'autore del post ha dimostrato una calma e una diplomazia invidiabili, rispondendo con un messaggio che ha ricevuto l'ammirazione di molti utenti su Reddit. Nella sua replica, ha scritto: "Con oltre 20 anni di esperienza e successi consolidati nel settore delle vendite, ho sempre affrontato il mio percorso professionale con il massimo rispetto e serietà. Pur riconoscendo l'importanza della creatività e dell'engagement nei processi di vendita, trovo che questa richiesta esuli dai confini delle pratiche professionali standard".

Un uomo ha ricevuto una richiesta molto "sui generis": fare finta di essere Superman a un colloquio di lavoro telematico.
Un uomo ha ricevuto una richiesta molto "sui generis": fare finta di essere Superman a un colloquio di lavoro telematico.

Ha poi proseguito sottolineando come un esercizio del genere non fosse in alcun modo utile per valutare competenze, esperienza o capacità strategiche, e ha ribadito la sua disponibilità a discutere il proprio contributo alla crescita dell'azienda in un contesto più appropriato e professionale.

Il dibattito online: i colloqui di lavoro stanno diventando troppo assurdi?

La storia ha immediatamente acceso un dibattito sullo stato attuale dei processi di selezione. Sempre più candidati si trovano a dover affrontare richieste assurde e prove che spesso sembrano più dei test di resistenza all'umiliazione che reali valutazioni di competenze. Alcuni utenti hanno condiviso esperienze simili, come richieste di registrare video motivazionali o rispondere a domande fuori luogo e prive di rilevanza rispetto alla posizione per cui si candidavano. Altri hanno sottolineato come, negli ultimi anni, molti datori di lavoro sembrino più interessati a trovare candidati disposti ad assecondare queste pratiche piuttosto che a selezionare i migliori talenti basandosi su reali abilità e meriti.

Un utente ha perfettamente sintetizzato la situazione citando una celebre frase attribuita a Winston Churchill: "La diplomazia è l'arte di dire a qualcuno di andare all'inferno in modo tale che lui non veda l'ora di partire". Se c'è una lezione da trarre da questa storia, è che affrontare queste assurdità con intelligenza e professionalità è sempre la scelta migliore. E magari, la prossima volta che un'azienda chiede a un candidato di trasformarsi in un supereroe, dovrebbe prima assicurarsi che il vero test non sia proprio quello di capire quanto ridicolo sia un simile approccio alla selezione del personale.

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