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Mangiare le unghie, noto scientificamente come onicofagia, è un’abitudine comune che affligge milioni di persone in tutto il mondo. Sebbene sia spesso considerato un semplice vizio nervoso o un gesto di distrazione, le conseguenze di questa pratica vanno ben oltre la semplice estetica e il bon ton. La scienza ha dimostrato che mordere e ingerire le unghie può avere gravi implicazioni per la salute fisica e mentale.
1. Un rischio per la salute orale
Uno degli aspetti più evidenti e immediati dell’onicofagia è il danno alla salute orale. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Oral Rehabilitation, il continuo stress esercitato sui denti può portare a problemi come:
- Microfratture dentali: la pressione ripetuta sulle unghie può causare incrinature nei denti, aumentando il rischio di carie e sensibilità dentale.
- Problemi gengivali: le unghie trasportano numerosi batteri, che possono causare infezioni alle gengive e ulcere all'interno della bocca.
- Malocclusioni dentali: l’onicofagia prolungata può alterare l’allineamento dentale, generando problemi nella masticazione e nella fonazione.
2. L’accumulo di batteri e infezioni
Le mani sono una delle parti del corpo più esposte ai batteri e ai germi, e le unghie sono particolarmente predisposte all’accumulo di microorganismi dannosi. Uno studio condotto dall’American Journal of Infection Control ha evidenziato che sotto le unghie si possono trovare batteri come Escherichia coli e Staphylococcus aureus, responsabili di infezioni gastrointestinali e cutanee. Mangiare le unghie facilita il trasferimento di questi batteri direttamente alla bocca e, di conseguenza, al tratto digestivo, aumentando il rischio di infezioni intestinali e problemi gastrici.
3. Debolezza e deformazioni delle unghie
Un altro effetto negativo dell’onicofagia riguarda la salute delle unghie stesse. Mordere e strappare ripetutamente la cheratina delle unghie può portare a:
- Unghie fragili e spezzate, più soggette a infezioni fungine e batteriche.
- Danni alla matrice ungueale, con conseguente crescita irregolare e deformazioni permanenti.
- Dolore e sanguinamento, che possono peggiorare nel tempo fino a causare paronichia, un'infezione dolorosa che colpisce la pelle intorno all'unghia.
4. Implicazioni psicologiche e stress
L’onicofagia è spesso associata a disturbi d’ansia e stress. Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Behavior Therapy and Experimental Psychiatry, molte persone mordono le unghie in risposta a stati emotivi come nervosismo, noia o frustrazione. Questa abitudine può diventare un comportamento compulsivo, difficile da controllare senza supporto adeguato. Inoltre, l’onicofagia può generare senso di vergogna e insicurezza sociale, portando le persone a nascondere le mani o a evitare situazioni in cui il loro vizio potrebbe essere notato.
5. Un rischio per la digestione
Ingerire frammenti di unghie, spesso senza accorgersene, può avere effetti negativi sul sistema digestivo. Poiché le unghie sono costituite principalmente da cheratina, una proteina resistente e difficile da digerire, i frammenti possono accumularsi nello stomaco e nell’intestino, provocando irritazioni e, in casi estremi, occlusioni intestinali.

Come smettere di mangiare le unghie
Fortunatamente, esistono diverse strategie per abbandonare questa abitudine dannosa:
- Applicare smalti amari, appositamente formulati per scoraggiare il gesto.
- Tenere le unghie corte e curate, riducendo la tentazione di mordicchiarle.
- Sostituire il gesto con altre attività, come usare una pallina antistress o masticare chewing gum.
- Identificare le cause emotive: lavorare sulla gestione dello stress con tecniche di rilassamento può essere fondamentale.
- Chiedere supporto professionale, in caso di onicofagia compulsiva legata ad ansia o disturbi ossessivo-compulsivi.
