Meglio mettere lo zucchero bianco o quello di canna nel caffè? La risposta, secondo la scienza

Quando si tratta di addolcire il caffè, molti si chiedono quale sia la scelta migliore tra zucchero bianco e zucchero di canna. Se da un lato il primo è più raffinato e ha un gusto più neutro, il secondo è spesso considerato una scelta più naturale e salutare. Ma cosa dice la scienza al riguardo?

Dal punto di vista chimico, entrambi gli zuccheri sono composti principalmente da saccarosio, una molecola formata da glucosio e fruttosio. Tuttavia, lo zucchero bianco subisce un processo di raffinazione più intenso che elimina completamente la melassa, responsabile del colore marrone dello zucchero di canna.

Lo zucchero di canna, essendo meno raffinato, conserva tracce di minerali come calcio, ferro, potassio e magnesio. Tuttavia, le quantità di questi nutrienti sono così minime che non apportano reali benefici per la salute. In termini di apporto calorico, le differenze tra i due tipi di zucchero sono quasi insignificanti: entrambi contengono circa 4 calorie per grammo.

Effetti sulla salute

Il consumo eccessivo di zuccheri è associato a diversi problemi di salute, tra cui obesità, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari. La scienza suggerisce che l'impatto sulla salute è legato alla quantità di zucchero consumata piuttosto che alla tipologia.

Alcuni ritengono che lo zucchero di canna sia meno dannoso rispetto a quello bianco grazie alla presenza di composti naturali della canna da zucchero, ma gli studi non confermano differenze significative nei loro effetti metabolici. Entrambi aumentano rapidamente i livelli di zucchero nel sangue e stimolano la produzione di insulina, fattori chiave nello sviluppo della resistenza insulinica.

Quale scegliere per il caffè?

Se l'obiettivo è unicamente il gusto, la scelta tra zucchero bianco e zucchero di canna è soggettiva. Lo zucchero di canna, con il suo leggero retrogusto di melassa, può conferire una sfumatura aromatica particolare al caffè, mentre lo zucchero bianco dolcifica senza alterarne il sapore e il suo è un sapore a cui quasi tutti sono abituati fin dall'infanzia.

Lo zucchero di canna non fa "meno male" di quello bianco, o comunque le differenze sono quasi inesistenti.
Lo zucchero di canna non fa "meno male" di quello bianco, o comunque le differenze sono quasi inesistenti.

Dal punto di vista della salute, la scelta ideale sarebbe ridurre o eliminare completamente lo zucchero nel caffè, indipendentemente dalla varietà. Una buona alternativa potrebbe essere l'uso di dolcificanti naturali a basso indice glicemico, come la stevia o l'eritritolo, anche se il loro impatto sul gusto potrebbe non essere gradito a tutti.

La scelta dell’autore: niente zucchero

Pur comprendendo le preferenze personali di chi ama dolcificare il proprio caffè e pur avendolo zuccherato per diversi anni, l'autore di questo articolo preferisce non aggiungere zucchero di alcun tipo. Oltre al fatto che ridurre il consumo di zuccheri è sempre una scelta salutare, un buon caffè di qualità ha un sapore gradevole anche senza alcuna aggiunta di dolcificanti. E se un bar non prepara un buon caffè, lì fuori è pieno di alternative, soprattutto nelle città medie e grandi. Dato che una tazzina è arrivata a costare mediamente 1.20€ e dato che un caffè al giorno, a fine mese, equivale a 36€, è giusto fare selezione.

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