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L’alcol è parte integrante della cultura di molti paesi. Brindiamo per celebrare eventi speciali e, per lungo tempo, si è creduto che bere un bicchiere di vino prima di dormire fosse un’abitudine salutare. Tuttavia, la scienza ha smentito questa credenza, dimostrando che l’alcol ha effetti negativi sulla qualità del sonno e sulla salute generale.
Per anni, la convinzione che bere moderatamente fosse benefico per la salute è stata diffusa anche grazie alla pubblicità e ad alcuni studi finanziati da interessi privati. Alcuni articoli, di cui molte persone leggevano solo il titolo, arrivavano perfino a dire che un bicchiere di vino prima di andare a dormire facesse "dimagrire". Per gli amanti dell'etanolo, abbiamo cattive notizie: erano informazioni inesatte. Secondo Ian Colrain, presidente di un istituto di ricerca specializzato in insonnia e consumo di alcol, non esiste alcun beneficio scientificamente dimostrato del consumo di alcol per la qualità del sonno.
Se da un lato l’alcol ha realmente un effetto sedativo iniziale, che potrebbe favorire l’addormentamento, dall’altro compromette la struttura stessa del riposo notturno, disturbando il ciclo REM e aumentando la frequenza cardiaca.
Come l’alcol peggiora il sonno
Il sonno è un processo complesso che attraversa diverse fasi, compresa la fase REM, essenziale per la memoria e la rigenerazione dell’organismo. Studi recenti dimostrano che l’alcol, anche se assunto in piccole quantità, influisce negativamente su questa fase del sonno. Il risultato? Ci si addormenta più velocemente, ma il riposo risulta meno profondo e meno ristoratore. Inoltre:
- Aumenta la frequenza cardiaca, impedendo il rilassamento completo del corpo.
- Interferisce con i cicli del sonno REM, causando micro-risvegli frequenti.
- Può favorire episodi di apnea notturna, peggiorando la qualità respiratoria.
- A lungo termine, può indurre dipendenza, spingendo a ricorrere sempre più spesso all’alcol per addormentarsi.
Quanto basta per compromettere il riposo?
Uno studio condotto nel 2021 da Colrain e il suo team ha analizzato gli effetti dell’alcol consumato tra mezz’ora e due ore prima di dormire. Il campione è stato diviso in tre gruppi:
- Consumo elevato: quattro drink per gli uomini, tre per le donne.
- Consumo moderato: due drink per gli uomini, uno per le donne.
- Placebo: vino senza alcol.
I risultati hanno dimostrato che anche il consumo moderato ha provocato un aumento della frequenza cardiaca e una riduzione della qualità del sonno REM, dimostrando che non esiste una quantità di alcol benefica per il sonno.
L’ironia della questione è che il consumo regolare di alcol può causare proprio quei disturbi del sonno che molte persone cercano di contrastare con un bicchiere di vino. Chi soffre di insonnia cronica e fa affidamento sull’alcol per dormire potrebbe peggiorare la propria condizione, sviluppando una dipendenza da alcol e peggiorando ulteriormente la qualità del riposo.

Quali alternative per un sonno migliore?
Se l’alcol non è la soluzione, quali sono le strategie realmente efficaci per migliorare il sonno? Gli esperti consigliano:
- Creare una routine serale regolare, andando a dormire e svegliandosi sempre alla stessa ora.
- Evitare stimolanti come caffeina e nicotina nelle ore serali.
- Praticare tecniche di rilassamento, come la meditazione o la lettura di un libro.
- Consumare bevande rilassanti, come latte caldo o tisane senza teina.
- Limitare l’uso di dispositivi elettronici prima di dormire, poiché la luce blu interferisce con la produzione di melatonina.
