Cosa significa se ottieni risultati ma non sei mai davvero soddisfatto, secondo la psicologia

Ti sei mai trovato a raggiungere un obiettivo, ottenere un successo o superare una sfida, ma senza provare la soddisfazione che ti aspettavi? Questo fenomeno è più comune di quanto si pensi e può avere radici profonde nella psicologia individuale.

Uno dei motivi principali per cui molte persone non si sentono mai davvero soddisfatte dei propri risultati è la presenza di standard personali eccessivamente elevati. Come ha spiegato la content creator Claire Grucella in un recente video virale su TikTok: "Se sei bravo in qualcosa e hai standard alti, presumi che dovresti sempre fare bene. Questo significa che il successo non è motivo di celebrazione, ma rappresenta semplicemente il livello minimo accettabile di prestazione". In altre parole, quando si parte dal presupposto che il successo sia inevitabile, non lo si percepisce più come un traguardo, ma solo come un obbligo da rispettare.

Il fenomeno dell'overachievement e la trappola della performance

Secondo la psicologa Jill Lynch Cruz di JLC Consulting, molte persone si trovano intrappolate in una sorta di "trappola del superamento" (overachievement trap). Questo atteggiamento può essere paragonato alla condizione mitologica di Sisifo: una ricerca continua di approvazione attraverso i risultati, senza mai raggiungere una vera soddisfazione interiore. Questo ciclo infinito porta le persone a porsi obiettivi sempre più difficili, senza mai fermarsi a riconoscere i successi ottenuti.

Le persone perennemente insoddisfatte dei propri risultati, probabilmente, sono state formate dai propri genitori ad eccellere sempre e comunque ed a considerare il successo come normalità.
Le persone perennemente insoddisfatte dei propri risultati, probabilmente, sono state formate dai propri genitori ad eccellere sempre e comunque ed a considerare il successo come normalità.

Secondo il dottor Lance Dodes, autore su Psychology Today, la radice di questo problema è spesso legata all'infanzia. "Questo problema tipicamente inizia nell'infanzia, con genitori che (spesso in modo involontario) insegnano ai figli che il loro valore dipende esclusivamente dai loro successi e non da chi sono come persone". Di conseguenza, questi individui crescono credendo che il loro valore dipenda unicamente dalle loro prestazioni, e non dalla loro identità o dalle loro qualità personali. Questo può portarli a provare un senso di vuoto e insoddisfazione cronica, indipendentemente dai risultati raggiunti.

Come riconoscere e superare il problema

Se ti riconosci in questa descrizione, sappi che ci sono modi per spezzare questo ciclo di insoddisfazione:

  1. Riconosci il valore dei tuoi successi – Anche i piccoli traguardi meritano di essere celebrati. Prenditi del tempo per riconoscere i progressi che hai fatto.
  2. Focalizzati sul percorso, non solo sulla meta – Spesso siamo così concentrati sul risultato finale che dimentichiamo di apprezzare il viaggio. Imparare nuove competenze, fare esperienza e crescere sono risultati significativi di per sé.
  3. Rivaluta le tue motivazioni – Chiediti: "Perché sto cercando di raggiungere questo obiettivo?" Se lo fai solo per ottenere approvazione o evitare il fallimento, forse è il momento di ridefinire le tue priorità.
  4. Coltiva l'autostima indipendentemente dai risultati – Il tuo valore non è determinato da quanto ottieni, ma da chi sei come persona.
  5. Pratica la gratitudine – Essere grati per ciò che si ha e per ciò che si è già ottenuto può aiutare a ridimensionare la percezione del successo e a godere di più momenti di autentica soddisfazione.

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