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La storia di Buster, un cane dell’Oklahoma, ha attirato l’attenzione di molte persone per la sua trasformazione spettacolare. Inizialmente caratterizzato da un manto completamente nero, nel giro di poco più di due anni il cane ha visto il proprio pelo cambiare colore fino a diventare completamente bianco. Questo cambiamento, sebbene sorprendente, è dovuto a una condizione rara ma ben documentata anche nei cani: la vitiligine.
Il proprietario di Buster, Matt Smith, ha notato per la prima volta delle piccole macchie bianche attorno agli occhi e sul mento del suo cane. Inizialmente pensava potesse trattarsi di semplice invecchiamento o di una reazione cutanea temporanea. Tuttavia, nel corso dei mesi, le macchie si sono diffuse rapidamente, coprendo altre parti del viso e successivamente tutto il corpo. In circa due anni e mezzo, il manto di Buster è passato dal nero profondo a un bianco quasi totale.
Preoccupato per la salute del cane, Matt ha consultato diversi veterinari. Dopo esami approfonditi, la diagnosi è stata chiara: Buster era affetto da vitiligine, una condizione che, sebbene insolita nei cani, non comporta rischi per la salute o il benessere dell’animale. "È stato strano vederlo cambiare così tanto - racconta Matt - ma Buster è rimasto lo stesso cane affettuoso e vivace di sempre".
Che cos’è la vitiligine nei cani?
La vitiligine è un disturbo della pigmentazione che si verifica quando i melanociti, le cellule responsabili della produzione di melanina (il pigmento che dà colore alla pelle, al pelo e agli occhi), smettono di funzionare o vengono distrutti. Questo processo porta alla comparsa di chiazze bianche o depigmentate sulla pelle e sul pelo.

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Veterinary Dermatology (2020), la vitiligine nei cani è considerata una patologia rara, con una prevalenza stimata inferiore all’1% nella popolazione canina. La ricerca sottolinea come la condizione sia principalmente cosmetica e non influenzi la salute generale dell’animale. In rari casi, può essere accompagnata da altre malattie autoimmuni, ma nella maggior parte dei casi si manifesta come un cambiamento puramente estetico.
Cause e fattori scatenanti
Le cause esatte della vitiligine nei cani non sono ancora completamente comprese, ma la comunità scientifica ritiene che si tratti di un disturbo multifattoriale. Tra i principali fattori considerati ci sono:
- Predisposizione genetica: Alcune razze, tra cui Rottweiler, Pastori tedeschi, Dobermann e Labrador Retriever, sembrano essere più predisposte a sviluppare la condizione.
- Reazioni autoimmuni: Il sistema immunitario potrebbe attaccare erroneamente i melanociti, provocandone la distruzione.
- Fattori ambientali: Esposizione a determinate sostanze chimiche, stress o infezioni potrebbero scatenare o accelerare il processo.
Uno studio del Canadian Veterinary Journal (2018) ha evidenziato come il 40% dei casi di vitiligine canina sia stato riscontrato in razze con una predisposizione genetica documentata, confermando l’importanza dell’ereditarietà nella comparsa della patologia.
Sintomi e diagnosi
La vitiligine nei cani si manifesta tipicamente con:
- Macchie bianche sulla pelle, spesso inizialmente visibili sul muso, attorno agli occhi, sulle labbra e sul naso.
- Depigmentazione del pelo che può diffondersi progressivamente in altre aree del corpo (come nel caso di Buster).
- In alcuni casi, perdita di pigmento anche sulle gengive o sulla lingua.
La diagnosi viene effettuata attraverso un esame fisico e, se necessario, con una biopsia cutanea per escludere altre condizioni simili come infezioni fungine, dermatiti o malattie autoimmuni più gravi.
C’è una cura?
Attualmente, non esiste una cura specifica per la vitiligine nei cani. Tuttavia, poiché la condizione è generalmente asintomatica e non dolorosa, i trattamenti non sono considerati necessari nella maggior parte dei casi. In situazioni particolari, i veterinari possono consigliare integratori vitaminici o terapie mirate se si sospetta un coinvolgimento autoimmune. L’aspetto più importante è monitorare eventuali altri sintomi che possano indicare la presenza di patologie concomitanti.
Secondo una ricerca dell’American Journal of Veterinary Research (2021), la maggior parte dei cani affetti da vitiligine non mostra alcuna alterazione nel comportamento o nella qualità della vita. "Il cambiamento estetico può sorprendere i proprietari - afferma il dottor Jonathan Meyers, autore dello studio - ma gli animali continuano a vivere normalmente senza particolari limitazioni".
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