Venezia, influencer mostra i 5 portafortuna da cercare in città: "Hanno funzionato per me"

Venezia, con le sue calli strette, i canali pittoreschi e i palazzi che raccontano secoli di storia, custodisce non solo bellezze artistiche, ma anche tradizioni e leggende che affascinano i visitatori. Tra queste, spiccano i numerosi portafortuna sparsi per la città, che secondo le credenze popolari aiuterebbero a trovare l’amore, la fortuna economica, la longevità e tanto altro.

A svelare cinque di questi luoghi è stata Bea_around, influencer italiana appassionata di viaggi, che ha condiviso su Instagram un video diventato virale.

1. Il San Simeon: “Batti il cinque e finisci fuori dai guai”

Il primo portafortuna si trova a pochi passi dalla stazione ferroviaria Santa Lucia, precisamente in Calle Bergami S. Croce. Qui si può incontrare il San Simeon, una scultura in pietra famosa per i suoi palmi delle mani ben visibili. Secondo la tradizione popolare, toccare entrambe le mani del santo e “battergli il cinque” aiuterebbe a lasciarsi alle spalle i problemi e a liberarsi dalle preoccupazioni.

Due dei cinque portafortuna di Venezia: le ancorette e il San Simeon.
Due dei cinque portafortuna di Venezia: le ancorette e il San Simeon.

2. La pancia del centurione in Piazza San Marco: “Aiuta a far girare la ruota della fortuna”

Proseguendo verso il cuore pulsante di Venezia, Piazza San Marco, non poteva mancare un altro dei simboli portafortuna. Qui, secondo la tradizione, toccare la pancia del centurione porterebbe fortuna. Le coordinate per trovarlo con precisione sono 45°26’00.6”N 12°20’14.8”E. "Dicono che questo gesto faccia girare la ruota della fortuna… io ci ho provato!", racconta divertita Beatrice. Che sia vero o meno, provare non costa nulla, e magari si può approfittare dell’occasione per fare una foto simpatica accanto a questo simbolo scaramantico.

3. Il cuore rosso del Sotoportego dei Preti: “Il portafortuna dell’amore”

Chi è alla ricerca dell’anima gemella dovrebbe dirigersi verso il Sotoportego dei Preti. All’ingresso (o all’uscita, a seconda del percorso) si trova un cuore rosso inciso sul muro, facilmente raggiungibile anche da chi non è altissimo. Toccare questo cuore, secondo la leggenda, aiuterebbe a trovare l’amore. E in una città romantica come Venezia, perché non tentare la sorte?

4. Le ancorette sul Ponte San Canciano: “Per chi sogna una vita lunga”

Il quarto portafortuna è legato a una storia decisamente meno romantica ma altrettanto suggestiva. Sul Ponte San Canciano, un tempo tristemente noto perché qui venivano appesi i condannati a morte, si trovano delle piccole ancorette incastonate nella pietra. Toccarle, secondo la credenza popolare, allungherebbe la vita. C’è sempre un tocco di mistero e superstizione nelle storie veneziane, ma anche solo per la storia che si cela dietro questo ponte, vale la pena fermarsi e scoprire questo piccolo dettaglio nascosto.

5. Il naso del Sior Antonio Rioba in Campo dei Mori: “Salta e otterrai stabilità economica”

L’ultimo portafortuna della lista è perfetto per chi sogna sicurezza finanziaria. In Campo dei Mori, la statua del Sior Antonio Rioba è famosa per il suo naso consumato: toccarlo porterebbe stabilità economica. Ma non basta sfiorarlo, secondo la tradizione bisognerebbe saltare fino al naso per assicurarsi la buona sorte.

Una caccia al tesoro tra storia e tradizioni

È chiaro che questi gesti scaramantici non hanno alcuna base scientifica, ma fanno parte di quella rete di leggende e racconti che rendono Venezia ancora più magica. Cercare questi portafortuna trasforma la visita in una vera e propria caccia al tesoro, portando i turisti a esplorare angoli nascosti e a immergersi nella cultura popolare veneziana. "Alla fine della giornata - racconta Bea_around nel video - ho trovato a terra 10 centesimi. Con me hanno funzionato". Certo, con dieci centesimi oggi non si compra quasi più nulla, ma trovare una monetina durante un tour dedicato alla fortuna è, almeno per i più superstiziosi, un segno da non sottovalutare.

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