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Negli ultimi anni, molte diete hanno guadagnato popolarità per i loro presunti benefici sulla salute. Tra queste, la dieta Portfolio si sta facendo strada grazie al supporto della Università di Harvard, che la considera una delle migliori mai sviluppate. Ma in cosa consiste esattamente?
La dieta Portfolio non è un regime alimentare restrittivo, ma un mix di principi già noti, pensato per ridurre il colesterolo LDL (noto come "colesterolo cattivo") e migliorare la salute cardiovascolare. A differenza di diete più rigide, come la vegana o la chetogenica, questo approccio non elimina alcun alimento ma promuove un maggiore consumo di cibi vegetali ricchi di fibre e grassi sani. L’obiettivo è limitare l’assorbimento del colesterolo nell’organismo, riducendo così il rischio di malattie cardiache.
Secondo gli scienziati di Harvard, questo modello alimentare offre una protezione straordinaria per il cuore e può essere seguito senza particolari sacrifici.
Gli alimenti chiave della dieta Portfolio
Per ottenere il massimo beneficio dalla dieta Portfolio, bisogna includere nella propria alimentazione quattro categorie principali di alimenti:
- Frutta secca e semi – Noci, mandorle e semi di lino sono ricchi di grassi sani e fitosteroli, sostanze che riducono l’assorbimento del colesterolo. La quantità consigliata è di 40 grammi al giorno.
- Proteine vegetali – La dieta Portfolio enfatizza il consumo di soia e legumi come ceci, lenticchie e fagioli, ideali per sostituire parzialmente le proteine animali. L’obiettivo è assumere 50 grammi di proteine vegetali al giorno, ad esempio attraverso tofu, tempeh o latte di soia.
- Cibi ricchi di fibre solubili – La fibra solubile rallenta la digestione e forma un gel nell’intestino che aiuta a regolare i livelli di colesterolo e zuccheri nel sangue. Alimenti come avena, mele, arance, fagioli e cereali integrali dovrebbero essere consumati quotidianamente.
- Alimenti con steroli vegetali – Margarine arricchite con steroli vegetali, avocado e oli vegetali (come l’olio extravergine d’oliva) aiutano a bloccare l’assorbimento del colesterolo.
Dieta Portfolio e colesterolo: perché funziona così bene?
Il colesterolo LDL è una delle principali cause di problemi cardiovascolari. Quando si accumula nei vasi sanguigni, può contribuire alla formazione di placche aterosclerotiche, aumentando il rischio di infarto e ictus. Harvard ha scoperto che la dieta Portfolio, se seguita con costanza, può ridurre il colesterolo cattivo fino al 30%, un risultato paragonabile a quello di alcuni farmaci ipolipemizzanti. Questo effetto si deve alla combinazione di fibre, proteine vegetali e grassi sani, che lavorano insieme per mantenere sotto controllo i livelli di lipidi nel sangue. Si può consumare carne?
La dieta Portfolio non vieta il consumo di carne o latticini, ma suggerisce di limitarli. L’ideale è sostituire parte delle proteine animali con alternative vegetali, come legumi e soia, senza eliminare completamente carne e pesce. Gli esperti consigliano di preferire carni bianche e pesce ricco di omega-3, come salmone e sgombro, mentre le carni rosse dovrebbero essere consumate solo occasionalmente.

Dieta Portfolio vs dieta Mediterranea: quali sono le differenze?
La dieta Portfolio si ispira alla dieta mediterranea, ma con un focus ancora più mirato sul controllo del colesterolo. Entrambe le diete promuovono il consumo di frutta, verdura, cereali integrali e grassi sani, ma la dieta Portfolio introduce in modo più strutturato:
- Legumi e proteine vegetali come fonte principale di proteine.
- Frutta secca e semi come alimento quotidiano per abbassare il colesterolo.
- Cibi arricchiti con steroli vegetali, assenti nella dieta mediterranea tradizionale.
Perché la dieta Portfolio è considerata “la migliore di sempre”?
Secondo gli scienziati di Harvard, la dieta Portfolio è tra le migliori mai sviluppate perché:
- Riduce significativamente il colesterolo cattivo senza bisogno di farmaci.
- Abbassa il rischio di malattie cardiovascolari grazie alla combinazione di fibre, steroli e grassi sani.
- Non elimina alcun alimento, rendendola più facile da seguire rispetto a diete troppo restrittive.
- Si basa su prove scientifiche solide, con studi che ne dimostrano l’efficacia nel lungo termine.
