Quali sono i tre percorsi universitari inutili in Italia nel 2025 secondo l'Intelligenza Artificiale

Abbiamo chiesto all'Intelligenza Artificiale quali siano i percorsi universitari diventati inutili nell'Italia del 2025. Ecco come ci ha risposto.

Nel 2025, il mondo del lavoro cambia a una velocità senza precedenti. Mentre alcune professioni sono sempre più richieste, altre stanno perdendo rilevanza. Ma quali sono i percorsi universitari considerati meno utili oggi in Italia? Secondo l'Intelligenza Artificiale, tre lauree in particolare stanno incontrando maggiori difficoltà in termini di sbocchi occupazionali.

1. Giurisprudenza: troppi laureati, poche opportunità

Per anni, la facoltà di Giurisprudenza è stata sinonimo di prestigio e sicurezza lavorativa. Oggi, però, il settore legale soffre di una forte saturazione. Il numero di laureati supera di gran lunga la domanda, e il tasso di disoccupazione tra i neolaureati ha raggiunto il 24% a un anno dal conseguimento del titolo.

Perché questa laurea è meno vantaggiosa?

  • Sovraffollamento: il mercato del lavoro è saturo di avvocati e giuristi.
  • Automazione: molte attività legali di base sono ora gestite da software di intelligenza artificiale.
  • Riforme giudiziarie: la semplificazione dei processi ha ridotto la necessità di figure intermedie.

Come restare competitivi? Chi sceglie Giurisprudenza dovrebbe ampliare le proprie competenze con studi in diritto digitale, Intelligenza Artificiale o economia per aumentare le opportunità lavorative.

Secondo l'Intelligenza Artificiale, Giurisprudenza è diventato un percorso universitario inutile, a meno che non ci si specializzi in diritto digitale e leggi che regolino l'Intelligenza Artificiale del presente e nel futuro.
Secondo l'Intelligenza Artificiale, Giurisprudenza è diventato un percorso universitario inutile, a meno che non ci si specializzi in diritto digitale e leggi che regolino l'Intelligenza Artificiale del presente e nel futuro.

2. Lettere e Beni Culturali: passione, ma poche offerte di lavoro

Le discipline umanistiche sono fondamentali per la cultura e la formazione personale, ma il mercato del lavoro italiano fatica ad assorbire i laureati in Lettere e Beni Culturali. Storia dell'arte, drammaturgia, musica e patrimonio culturale sono settori con un alto tasso di disoccupazione.

Perché questa laurea è meno utile nel 2025?

  • Poca domanda lavorativa: il settore culturale ha meno sbocchi rispetto ad altri ambiti.
  • Mancanza di connessione con il mondo aziendale: molte imprese preferiscono profili con competenze più tecniche.
  • Tagli ai finanziamenti pubblici: meno risorse per il settore culturale significano meno opportunità di lavoro.

Come migliorare le prospettive? Acquisire competenze digitali, come la gestione di progetti multimediali o il marketing culturale, può fare la differenza per trovare lavoro.

3. Turismo: un settore in crisi e in trasformazione

Sorprendentemente, anche il settore del Turismo, storicamente un pilastro dell'economia italiana, sta vivendo un periodo di difficoltà. Il tasso di occupazione dei laureati in Scienze del Turismo è sceso al 14,5%, a causa di diversi fattori.

Perché il Turismo non è più una scelta sicura?

  • Cambiamenti nel settore: il turismo di massa sta lasciando spazio a esperienze più personalizzate.
  • Automazione: molte attività nel turismo sono ora digitalizzate, riducendo la necessità di personale umano.
  • Crisi post-pandemia: il settore ha subito un forte ridimensionamento.

Come trovare lavoro nel turismo? Approfondire la conoscenza del marketing digitale, della gestione delle destinazioni sostenibili e dell'uso di strumenti tecnologici può aumentare le opportunità lavorative.

Lascia un commento