Cosa succede quando beviamo il caffè a stomaco vuoto al mattino? Ecco il parere della nutrizionista.
La dottoressa Diana Nuca, nutrizionista seguita da migliaia di follower sui social, ha deciso di sfatare un'abitudine molto diffusa: bere il caffè al mattino appena svegli, e quindi a stomaco vuoto. Sebbene per molti sia un gesto automatico e irrinunciabile, i suoi effetti sull'organismo potrebbero non essere così positivi come si pensa.
Al risveglio, il nostro corpo segue un ritmo circadiano ben definito, che prevede un aumento naturale della produzione di cortisolo, conosciuto anche come l'ormone dello stress. Questo picco mattutino aiuta l'organismo a svegliarsi e a prepararsi per affrontare la giornata. Tuttavia, bere il caffè in questo momento può amplificare ulteriormente la produzione di cortisolo, causando un effetto indesiderato: un aumento dello stress e della tensione sin dalle prime ore del mattino. A lungo andare, questa abitudine potrebbe alterare il naturale equilibrio ormonale e avere ripercussioni sul benessere generale.
Un altro effetto poco conosciuto riguarda il livello di zuccheri nel sangue. La caffeina, infatti, può ridurre temporaneamente la sensibilità all'insulina, ovvero la capacità dell'organismo di gestire correttamente il glucosio. Questo fenomeno porta a un aumento della glicemia, che nel tempo potrebbe influenzare il metabolismo e aumentare il rischio di disturbi legati alla regolazione dello zucchero nel sangue. Per chi già soffre di resistenza insulinica o prediabete, questa abitudine potrebbe risultare ancora più problematica.

Acidità gastrica, problemi digestivi e ansia: tutti gli effetti negativi del caffè a stomaco vuoto
Un altro aspetto da non sottovalutare è l'effetto del caffè sulla produzione di acido gastrico. Assunto a stomaco vuoto, stimola la produzione di acido cloridrico, elemento fondamentale per la digestione. Tuttavia, se lo stomaco è privo di cibo, l'eccesso di acido può irritare le pareti gastriche, aumentando il rischio di bruciore di stomaco, reflusso gastrico e gastrite. Per chi soffre già di questi disturbi, il caffè a digiuno potrebbe peggiorare la situazione, rendendo necessario un cambio di abitudine.
Molti hanno sperimentato almeno una volta la sensazione di tachicardia, tremori o ansia dopo aver bevuto caffè a digiuno. Questo accade perché, senza cibo nello stomaco, la caffeina viene assorbita più rapidamente, amplificando i suoi effetti stimolanti sul sistema nervoso. Questo può tradursi in un aumento della frequenza cardiaca e in una sensazione di agitazione, poco ideale per affrontare la giornata con la giusta calma e concentrazione.
Visualizza questo post su Instagram
Come rendere il caffè un'abitudine salutare
Per chi non riesce a rinunciare alla tazzina mattutina, la soluzione migliore è abbinarla a una colazione equilibrata. Iniziare la giornata con un pasto che includa proteine, grassi sani e carboidrati complessi aiuta a ridurre gli effetti negativi del caffè sul cortisolo, sulla glicemia e sull'apparato digerente. Anche una semplice fetta di pane integrale con burro e marmellata è sufficiente per attenuare l'impatto del caffè sullo stomaco e sul sistema nervoso. Se proprio non si ha il tempo di fare colazione, una buona alternativa potrebbe essere posticipare il consumo del caffè di almeno un'ora dopo il risveglio, quando i livelli di cortisolo iniziano a scendere in modo naturale.
