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Negli ultimi anni, sempre più persone si trasferiscono nei paesi del Nord Europa in cerca di migliori condizioni di vita e di lavoro. Tra queste c’è Daniela Izaguirre, influencer venezuelana conosciuta come DaniiBloggs, che documenta la sua vita quotidiana in Norvegia sui social. Con quasi 750.000 follower su TikTok e oltre 180.000 su Instagram, racconta le sue esperienze, dando consigli a chi sogna di lavorare nel paese scandinavo.
Di recente, in uno dei suoi video più virali, Daniela ha parlato delle differenze più sorprendenti che ha notato nella cultura lavorativa norvegese. Uno degli aspetti che l’ha colpita di più? L’assenza della mentalità del "lavorare oltre l’orario".
Lavorare in Norvegia: niente straordinari, più tempo libero
In molti paesi esiste l’abitudine di fare ore extra per dimostrare impegno e dedizione. In Norvegia, invece, questo comportamento è visto come una gestione inefficiente del tempo. “Qui si dice che la gente non vive per lavorare, ma lavora per vivere”, racconta Daniela nel suo video.
La giornata lavorativa tipica in Norvegia inizia alle 8:00 e termina alle 16:00. Ciò che ha sorpreso la influencer è che alle 16:05 gli uffici si svuotano completamente. “Ti guardi intorno e scopri che sei rimasta solo tu a lavorare”, scherza Daniela, spiegando che non esiste la cultura dello straordinario per impressionare i superiori.
Uno dei valori fondamentali del sistema norvegese è il work-life balance. Il tempo libero è considerato sacro, e le aziende rispettano l’orario di uscita dei dipendenti. “Qui non si lavora un minuto in più del necessario. Si fanno le proprie ore e poi si torna a casa”, afferma la tiktoker. Inoltre, la flessibilità lavorativa è un altro punto di forza. Molte aziende permettono di lavorare da remoto alcuni giorni a settimana e di gestire gli orari in base alle proprie esigenze.
Gerarchie piatte e meno formalità sul posto di lavoro
Un altro aspetto che Daniela ha notato è la mancanza di gerarchie rigide negli uffici norvegesi. “I capi non hanno un ufficio separato, si siedono tra i dipendenti e lavorano come tutti gli altri”, spiega. Questa struttura piatta e inclusiva favorisce un ambiente più rilassato e produttivo, dove tutti si sentono parte della squadra.

Un altro punto che ha stupito Daniela è la politica aziendale a favore dei genitori. In Norvegia, se un figlio si ammala, i genitori hanno 10 giorni all’anno retribuiti per prendersi cura di lui senza dover giustificare l’assenza. Questa misura aiuta a creare un ambiente lavorativo più umano e attento al benessere delle famiglie.
Il lato meno positivo: trovare lavoro da stranieri non è semplice
Nonostante i tanti vantaggi, lavorare in Norvegia non è sempre facile per chi viene dall’estero. Secondo Daniela, alcuni stranieri cambiano il loro nome con uno più "norvegese" per aumentare le probabilità di essere assunti. Anche se il mercato del lavoro è aperto, alcuni settori richiedono una buona conoscenza della lingua norvegese per accedere alle migliori opportunità.
Dalle parole di Daniela, sembra che la Norvegia offra un ambiente lavorativo molto più rilassato e rispettoso della vita privata rispetto a molti altri paesi europei. L’assenza di straordinari, la flessibilità, le gerarchie poco rigide e i diritti dei lavoratori sono aspetti che attirano sempre più persone a trasferirsi. Tuttavia, bisogna essere preparati a superare alcune difficoltà iniziali, come la ricerca di un impiego e l’integrazione nella cultura locale. Se sogni di vivere in Norvegia, il consiglio è uno solo: imparare la lingua e informarsi bene sul mercato del lavoro prima di partire.
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