Qual era il costo della vita nella Milano degli Sforza nel 1400? La risposta di una storica

Milano nel XV secolo era uno dei centri più ricchi e vivaci d'Europa. Governata dalla potente famiglia Sforza, la città era un crocevia di commerci, arte e cultura. Ma quanto costava vivere nella Milano di allora? Karolina, conosciuta sui social come @renaissancebyk, ha approfondito l'argomento in uno dei suoi video più visti, analizzando il periodo tra il 1460 e il 1470, quando il duca era Galeazzo Maria Sforza.

Il valore del denaro nella Milano del XV secolo

Per comprendere i prezzi, bisogna partire dall'unità di misura monetaria. Un ducato valeva 4 lire, equivalenti a 80 soldi. Questa suddivisione aiuta a capire meglio i costi di beni e servizi dell'epoca. Ecco alcuni esempi:

  • 500 grammi di carne di maiale costavano 1 soldo.
  • 500 grammi di cannella ben 24 soldi.
  • 500 grammi di zucchero 15 soldi.
  • Un cavallo costava circa 40 ducati, l'equivalente dell'acquisto di un'auto nel 2025.

Le spezie, come si può notare, erano tra i prodotti più costosi. E, in prospettiva, anche lo zucchero è carissimo rispetto a oggi. Essendo le spezie importate da lontano, erano considerate un bene di lusso, accessibile solo ai più ricchi.

L'esperta di storia ha ricavato queste informazioni circa il costo della vita a Milano nella seconda metà del 1400.
L'esperta di storia ha ricavato queste informazioni circa il costo della vita a Milano nella seconda metà del 1400.

Quanto guadagnavano le persone?

Determinare i salari con precisione è complicato, ma i documenti storici offrono qualche spunto interessante:

  • Un consigliere ducale poteva guadagnare 237 ducati l'anno, anche se spesso i pagamenti arrivavano in ritardo.
  • Un professore universitario ben pagato arrivava a 150-200 ducati l'anno.
  • Un avvocato medio non sempre raggiungeva i 100 ducati annui, come si evince da un dialogo riportato nella "Mandragora" di Machiavelli.

Per chi si trovava più in basso nella scala sociale, gli stipendi erano nettamente inferiori. Guadagnare 100 ducati l'anno era raro e riservato a professionisti molto qualificati. In confronto, gli operai guadagnavano molto meno. Un artigiano ben pagato poteva portare a casa tra i 30 e i 50 ducati annui, mentre un lavoratore generico arrivava difficilmente ai 15-20 ducati l'anno. Per le donne la situazione era ancora più complicata: le lavoratrici domestiche e le tessitrici guadagnavano stipendi estremamente bassi, spesso in cambio di vitto e alloggio piuttosto che di una vera paga.

Il costo delle case: Milano era già cara nel 1400

Sorprendentemente, i prezzi degli immobili erano già elevati. Da documenti dell'epoca emerge che il costo medio di una casa a Milano oscillava tra 1200 e 1600 ducati. Anche l'affitto esisteva già, specialmente nelle città universitarie, dove i genitori benestanti pagavano stanze in locazione per i figli studenti.

Se il costo delle case era proibitivo, le spese quotidiane non erano da meno. Per esempio, un paio di scarpe buone poteva costare 3 ducati, mentre un abito di qualità decente arrivava facilmente ai 10 ducati. I vestiti più lussuosi, in velluto o seta, superavano i 30-40 ducati, rendendoli un bene esclusivo per nobili e ricchi mercanti.

La ricchezza dei nobili: mito o realtà?

Spesso si immagina che i nobili del Rinascimento fossero immensamente ricchi, ma la realtà era più complessa. Molti vivevano di credito e facevano frequente ricorso ai prestiti. Tuttavia, personaggi come Galeazzo Maria Sforza potevano permettersi spese enormi. Ecco alcune cifre:

  • 2000-4000 ducati per gioielli.
  • 4000 ducati per le doti delle sorelle della sua amante.
  • 200 ducati di rendita mensile per l’amante Lucia Marliani per "le sue spese personali" (così riportano le cronache dell'epoca), più una dote aggiuntiva annuale di 1000 ducati.

Le spese per il mantenimento della corte erano altrettanto elevate. Si calcola che solo per i banchetti e gli eventi di rappresentanza, il ducato di Milano potesse spendere decine di migliaia di ducati ogni anno. Per dare un'idea, un banchetto di nozze per una famiglia nobile poteva superare i 500 ducati, una cifra impensabile per la maggior parte delle persone comuni.

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