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Essere single è spesso visto come una fase transitoria o, in alcuni casi, come una condizione da superare. In Danimarca, le persone che sono ancora single a 25 anni ricevono una 'punizione' nel giorno del loro compleanno, venendo cosparsi di cannella. Questo dimostra lo stigma che c'è nei confronti degli adulti ancora senza un partner. Tuttavia, diversi studi dimostrano che ci sono momenti della vita in cui rimanere single può essere più vantaggioso rispetto a impegnarsi in una relazione. Secondo la psicologia, questa età potrebbe sorprenderti.
La solitudine non è sempre negativa
Per anni, la società ha associato la solitudine alla tristezza e all'insoddisfazione. Tuttavia, la psicologa sociale Bella DePaulo, affiliata all'Università della California - Santa Barbara, ha analizzato a fondo la vita dei single, dimostrando che questa condizione può portare a una maggiore indipendenza e a una vita più soddisfacente.
Durante una conferenza TED nel 2017, che ha superato 1,7 milioni di visualizzazioni, DePaulo ha parlato delle "storie reali della vita da single" e ha sfidato gli stereotipi negativi sulla solteria. La sua ricerca, presentata anche durante il 124° convegno dell'American Psychological Association, ha esaminato 814 studi precedenti e ha evidenziato come i single abbiano più tempo per costruire relazioni interpersonali profonde, dedicarsi alla carriera e concentrarsi sul proprio benessere.
L’età perfetta per essere single: tra i 30 e i 40 anni
Diversi studi psicologici suggeriscono che l'età in cui essere single porta più vantaggi va dai 30 ai 40 anni. A questo punto della vita, molte persone hanno già acquisito una stabilità emotiva e professionale sufficiente per non sentire la necessità di una relazione romantica per sentirsi complete.

Uno studio condotto dall'Università della California ha dimostrato che i single in questa fascia d'età tendono ad avere una maggiore autonomia, una migliore salute mentale e una più ampia rete sociale rispetto a chi è in coppia. Inoltre, chi sceglie di restare single in questa fase della vita ha più libertà di prendere decisioni senza dover considerare necessariamente un partner.
Single e felici: la scienza lo conferma
Uno degli aspetti più interessanti riguarda la percezione della felicità. La ricerca di Bella DePaulo ha evidenziato che i single non solo non sono più infelici rispetto a chi è in coppia, ma in alcuni casi possono esserlo di più. Questo dipende dalla libertà di gestire il proprio tempo e le proprie risorse senza vincoli esterni. Un altro studio pubblicato sulla rivista Social Psychological and Personality Science ha rilevato che le persone single che vedono la loro condizione come una scelta e non come una necessità sono generalmente più soddisfatte della loro vita rispetto a coloro che si sentono costretti a una relazione. Insomma, chi è single per scelta è felice; chi lo è per scelta degli altri, forse un po' meno.
I vantaggi di essere single dopo i 30 anni
La solteria in questa fase della vita comporta diversi benefici:
- Maggiore indipendenza: le decisioni personali non devono essere mediate da un partner.
- Carriera e crescita personale: più tempo da dedicare a obiettivi professionali e personali.
- Relazioni sociali più forti: maggiore spazio per amici e familiari.
- Meno stress emotivo: evitare conflitti di coppia può migliorare la salute mentale.
- Migliore gestione delle risorse economiche: nessun vincolo finanziario con un partner.
Quando una relazione diventa più vantaggiosa?
Naturalmente, non significa che essere single sia sempre la scelta migliore. Gli esperti sottolineano che la felicità dipende dal modo in cui si vive la propria condizione. Se una relazione porta crescita, supporto emotivo e benessere, allora può essere un valore aggiunto. Tuttavia, se l'idea di stare in coppia è legata solo alla pressione sociale o alla paura della solitudine, è meglio restare single.
Dunque, non esiste un'età "giusta" per essere single o impegnati. La scienza suggerisce che tra i 30 e i 40 anni molte persone traggono vantaggi dal non avere un partner, ma la decisione migliore è sempre quella che porta maggiore soddisfazione personale. La cosa più importante è scegliere ciò che rende felici, senza sentirsi obbligati a seguire uno schema prestabilito.
