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Negli ultimi anni, il costo della vita in Italia ha subito un cambiamento significativo. L'inflazione, che nel 2022 ha raggiunto l'8,1% a causa della crisi energetica e delle tensioni geopolitiche, ha avuto un impatto diretto sui prezzi di molti beni di consumo. Sebbene nel 2023 e nel 2024 ci sia stata una progressiva riduzione dell'inflazione, passando rispettivamente al 5,7% e all'1,0%, nel 2025 si osserva un nuovo rialzo, con un tasso dell'1,7% a febbraio per via del riacuirsi delle tensioni geopolitiche. Ma cosa significa questo, in concreto, per la spesa quotidiana?
Un esperimento condotto dal content creator Alessandro Montesi ha offerto una fotografia chiara della situazione. Ritrovando uno scontrino del 2019, Montesi ha deciso di replicare la stessa spesa nello stesso supermercato (una nota catena presente quasi esclusivamente al Nord) per confrontare i prezzi e vedere quanto fosse aumentato il costo della vita. Il risultato? Un incremento significativo per la maggior parte dei prodotti, ma anche qualche sorpresa inaspettata.
Quali alimenti sono aumentati di prezzo?
Uno dei prodotti che ha subito il rincaro maggiore è il tonno in scatola. Nel 2019, quattro scatolette da 80 grammi di una notissima marca italiana costavano 3€, mentre nel 2025 il prezzo è salito a 5,70€, quasi il doppio. Anche la passata di pomodoro ha subito un aumento importante, passando da 1,49€ a 1,99€. Un altro prodotto di uso comune che ha visto un forte rialzo è l'olio extravergine d'oliva. Mezzo litro costava 2,99€ nel 2019, mentre nel 2025 il prezzo è di ben 5,49€. Anche le uova hanno subito un aumento considerevole: da 1,49€ per una confezione da 10 nel 2019 a 1,99€ nel 2025.

Le sorprese: alcuni prodotti costano meno
Non tutti gli alimenti sono aumentati. Un esempio curioso è il pane bianco in cassetta: nel 2019 costava 1,10€, mentre nel 2025 è diminuito letteralmente di un centesimo, a 1,09€. Anche la pasta (o meglio, una marca tra tante) ha registrato un calo significativo: un pacco di fusilli, che nel 2019 costava 1,09€, nel 2025 viene venduto a 0,89€. Questi dati dimostrano che, sebbene la tendenza generale sia quella di un aumento dei prezzi, esistono delle eccezioni, probabilmente dovute a politiche commerciali dei supermercati o alla variazione della domanda e dell'offerta di alcuni prodotti.
Il costo totale della spesa: un confronto diretto
Montesi ha calcolato l'importo complessivo della spesa, riuscendo a reperire tutti i prodotti grazie all'app di un noto supermercato italiano. Il risultato? Nel 2019, la spesa totale era di 124€. Nel 2025, la stessa spesa ammonta a 174€, con un incremento di ben 50€. Questo aumento rappresenta una sfida per molti italiani. Se da un lato è normale che i prezzi aumentino con il tempo, dall'altro il problema principale è che gli stipendi nel nostro paese non crescono di pari passo con l'inflazione. Questo porta a una riduzione del potere d'acquisto, rendendo più difficile per molte famiglie mantenere lo stesso stile di vita di qualche anno fa.
L'esperimento di Montesi offre un'interessante prospettiva sulla realtà economica italiana. Il costo della vita è aumentato e, sebbene alcuni prodotti abbiano mantenuto prezzi stabili o addirittura siano diminuiti, la tendenza generale mostra un incremento significativo.
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