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Negli ultimi anni, sempre più italiani decidono di lasciare il Belpaese per tentare la fortuna in Australia. Uno dei lavori più gettonati per chi arriva senza un'ottima padronanza della lingua inglese è quello del cameriere, in particolare il "runner". Ma quanto si guadagna davvero facendo questo mestiere dall'altra parte del mondo? Walter, un italiano che ha vissuto questa esperienza, ha condiviso la sua testimonianza.
Lavorare come runner in Australia: cosa significa?
Su Instagram, il profilo @ciaowanderers, gestito da due italiani trasferiti in Australia, pubblica spesso consigli per chi sogna di cambiare vita. Walter, uno dei due creatori del profilo, ha raccontato in un video cosa significa lavorare come "runner". Questo ruolo, nonostante la traduzione letterale possa trarre in inganno ("corridore"), indica una figura ben precisa nella ristorazione australiana.
"Questa è una buona mansione per chi non ha un'ottima padronanza dell'inglese, perché non richiede di interfacciarsi molto con i clienti. Le tue responsabilità principali saranno apparecchiare e sparecchiare i tavoli, portare piatti e bevande dalla cucina al tavolo e servire drink. È un lavoro dinamico, che ti permette di essere sempre in movimento, ma senza la pressione del servizio diretto", spiega Walter.
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In pratica, il runner è il cameriere di sala che non prende le ordinazioni ma si occupa di portare i piatti dalla cucina ai clienti e di sistemare i tavoli. Un impiego perfetto per chi vuole entrare nel mondo della ristorazione senza dover affrontare subito conversazioni impegnative in inglese. Le frasi chiave da sapere? "Buon appetito", "Posso portare via?" e poco altro.
Lo stipendio di un cameriere in Australia
Ma la domanda che interessa di più chi vuole trasferirsi è: quanto guadagna un runner in Australia? Walter, che ha svolto questo lavoro per diversi mesi a Melbourne, risponde così: "Con una paga media di 800 dollari a settimana, lavorando circa 33 ore, sono riuscito a vivere comodamente in centro a Melbourne. Questo significa che, oltre a coprire le spese essenziali, potevo togliermi qualche sfizio e persino mettere da parte un po’ di soldi. È sorprendente quanto un lavoro come questo, apparentemente semplice, possa garantire uno stile di vita più che dignitoso in Australia".

Se si fa un rapido calcolo, parliamo di circa 24 dollari all'ora, una cifra che in Italia sarebbe impensabile per un cameriere alle prime armi. In Australia, invece, anche lavori considerati "base" permettono di mantenersi senza troppe difficoltà, soprattutto se si riesce a ottenere contratti regolari con pagamenti puntuali.
Pulire case di lusso: un lavoro che paga ancora di più
Se il runner è un buon punto di partenza, c'è chi in Australia ha trovato un'occupazione ancora più redditizia. Chiara, la seconda metà del duo @ciaowanderers, ha raccontato di aver lavorato per nove mesi come cleaner, ovvero addetta alle pulizie nelle case private degli australiani. "Spesso e volentieri sono case enormi, di australiani ricchi, talvolta con comodità come campi da tennis, saune e piccole sale cinema", racconta Chiara. Lavorando sempre in squadra con un'altra persona, l’impegno fisico si divide e diventa meno pesante. In media, il team pulisce tre o quattro case al giorno, seguendo le richieste ricevute dall’azienda per cui lavora.
Qui la paga è ancora più interessante: 30 dollari australiani all'ora (poco più di 18 euro), con una settimana lavorativa di circa 38 ore. Questo significa uno stipendio settimanale che oscilla tra i 900 e i 1.000 dollari, praticamente il doppio rispetto a quanto guadagnato da un runner.
Vivere in Australia con lo stipendio di un cameriere o di un cleaner
Entrambi i lavori permettono di mantenersi in città costose come Melbourne, ma con differenze sostanziali. Il runner lavora meno ore ed è meno esposto alla fatica fisica, mentre chi pulisce case guadagna di più ma ha un carico di lavoro più pesante. Chiara ammette che questo non è il lavoro dei suoi sogni, ma per ora le permette di pagare l’affitto in centro città e vivere con un buon margine economico. "Non potrei farlo a vita, ma finché sono giovane e in forze, guadagno bene e mi mantengo senza problemi", racconta.
