Indice dei contenuti
Parlare molto velocemente non è solo un vezzo o una caratteristica buffa del carattere. Dietro a un flusso di parole che corre come un treno, la psicologia riconosce segnali precisi. Parlare in fretta può sembrare innocuo, ma spesso è molto di più. È una spia del corpo e della mente, un modo involontario per comunicarci cosa sta succedendo dentro.
Parlare veloce? Potrebbe essere ansia
Lara Ferreiro, psicologa clinica e autrice del libro “¡Ni un capullo más!”, spiega che l’ansia è una delle cause principali dell’accelerazione del linguaggio. In momenti di stress, il cervello reagisce come se ci trovassimo in una situazione di pericolo. L’adrenalina sale, il cuore batte più veloce, e le parole… corrono.
In Italia, i numeri parlano chiaro: il 51,4% degli studenti italiani riferisce stati di ansia o tristezza ricorrenti, secondo un’indagine dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Non è un caso, quindi, che sempre più giovani tendano a parlare in modo affrettato, soprattutto in situazioni di pressione sociale: interrogazioni, colloqui di lavoro, appuntamenti. “Chi parla molto velocemente cerca, spesso inconsapevolmente, di sfuggire a una sensazione di disagio. Parlare in fretta è come premere il tasto avanti veloce per uscire più rapidamente da una situazione scomoda”, spiega Ferreiro.
La tachilalia: quando il linguaggio corre da solo
Un’altra causa, più tecnica ma non meno interessante, è la tachilalia. Si tratta di un disturbo del linguaggio in cui le parole escono senza controllo, spesso con ripetizioni e discorsi poco chiari. Può colpire anche bambini senza alcun altro disturbo neurologico, e non è raro che si presenti in età prescolare: in Italia colpisce il 7,6% dei bambini in età prescolare e il 4% in età scolare, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità.

Le persone con tachilalia parlano in modo accelerato senza rendersene conto, con difficoltà a regolare il ritmo del discorso. Ferreiro sottolinea che spesso questi soggetti hanno un profilo estroverso, ansioso o iperattivo, e che il problema può rendere difficile farsi capire, soprattutto in contesti sociali.
TDAH e velocità del pensiero... e del linguaggio
Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (TDAH) è un altro fattore da tenere in considerazione. Anche in Italia, l’osservatorio Headway 2023 segnala una crescita nella diagnosi tra i giovani. Il TDAH, spiegano i medici, non è solo una questione di “bambini vivaci”: riguarda l’impulsività, la difficoltà di concentrazione e un flusso mentale troppo rapido. “Chi soffre di TDAH spesso non riesce a rallentare il proprio pensiero. Questo si riflette direttamente sul modo di parlare: frasi incomplete, cambi di argomento improvvisi, ritmo frenetico”, afferma la psicologa. Il risultato? Conversazioni difficili da seguire per gli altri, ma perfettamente logiche nella testa di chi parla.
Parlare in fretta per paura del giudizio: la fobia sociale
C’è anche un altro aspetto, meno visibile ma estremamente diffuso: l’ansia sociale. Questo disturbo riguarda tra il 5 e il 12% della popolazione, e coinvolge persone che provano un forte disagio nelle interazioni con gli altri.
Ferreiro spiega che chi soffre di ansia sociale tende a parlare molto in fretta per “liberarsi” del momento di esposizione pubblica, per paura di essere giudicato o di dire qualcosa di sbagliato. Il linguaggio veloce, in questo caso, è una sorta di scudo. Una difesa. Non a caso, il 45% dei giovani italiani tra i 16 e i 25 anni riporta quotidianamente sintomi di ansia o disagio, secondo il report Ambrosetti – Angelini Pharma. Chi soffre di questo disturbo, inoltre, spesso mostra bassa autostima, e tende a voler finire la conversazione nel minor tempo possibile per tornare “nell’ombra”.
Parlare velocemente è sempre un problema?
No, non sempre parlare in fretta è un segnale negativo. Alcune persone hanno semplicemente un’elocuzione rapida per natura, soprattutto se hanno una mente molto attiva. Tuttavia, quando questo modo di comunicare diventa un ostacolo – perché chi ascolta fatica a capire o perché genera disagio sociale – allora vale la pena interrogarsi sul perché. L’osservazione clinica mostra che la velocità del linguaggio può essere un indicatore utile per intercettare problemi di salute mentale anche nei più giovani. E con numeri come quelli attuali, è sempre più importante ascoltare anche quello che il corpo ci comunica senza parole. Rimanendo in tema psicologia, segnaliamo cosa significa se hai una brutta scrittura, secondo studi di settore.
