“Sto per fare la cosa più stupida che potessi fare in Giappone”. Così Kendalltheback, influencer molto attiva su TikTok, introduce il suo esperimento gastronomico: assaggiare la fragola più costosa al mondo. E no, non è uno scherzo. Una sola fragola — una, non un cestino — può arrivare a costare l’equivalente di 23 euro. Il video ha fatto rapidamente il giro del web. Perché sì, può sembrare folle, ma in Giappone non è affatto raro trovarsi davanti a pezzi di frutta venduti come fossero gioielli. E Kendall ha deciso di documentarlo tutto: dalle fragole ai meloni da 130 euro, passando per uva e kiwi dai prezzi fuori scala.
Una fragola da 23 euro: la follia diventa virale
Durante il suo viaggio in Giappone, Kendall si è infilata in un supermercato di alta fascia, il paradiso (o l'incubo) per chi ama la frutta. Gli scaffali brillano, letteralmente. Tutto è confezionato come un regalo, con frutti che sembrano opere d’arte. E i prezzi? Da capogiro.
Tra i vari “pezzi pregiati” in vendita, Kendall ha adocchiato:
- Una fragola rosso fuoco da 23 euro
- Una fragola rosa chiaro da 10 euro
- Un grappolo d’uva da 70 euro (non acquistato)
- Un melone cantalupo da 130 euro (non acquistato)
Le fragole sono arrivate per prime. La rossa, grande quasi quanto un mandarino, ha stupito anche visivamente. “Non so come facciano in Giappone a far crescere fragole così grandi”, commenta Kendall. Poi l’assaggio: “È senza dubbio la fragola più buona che abbia mai mangiato. Dolcissima, sapore pieno. Vale ogni morso". Sì, anche se ogni morso costa più di 5 euro. Qualcosa di pressoché identico l'aveva fatta un altro content creator, che ha mangiato frutta simile, con il sovrapprezzo per l'esportazione fino a Londra.

Meno entusiasmante la versione “luxury” rosa pallido. “Sa di... niente”, ha detto delusa dopo il primo morso. Un secondo tentativo ha migliorato leggermente l’esperienza: “Assomiglia al sapore di una pesca, ma rimane blanda”. Forse mangiarla dopo quella rossa, così intensa, non è stata una grande idea. E il melone? Rimasto sullo scaffale. “La parte razionale di me ha vinto”, dice alla fine del video. Una fragola da 23 euro va bene. Un melone da 130, decisamente no.
Perché la frutta costa così tanto in Giappone?
A chi è abituato a prendere un cestino di fragole a 2,99 euro al supermercato sotto casa, questi prezzi possono sembrare pura follia. Ma in Giappone non è questione di moda o tendenza: è la norma, almeno per la frutta di fascia alta.
Scarsità di terreni coltivabili
Il Giappone è un Paese in gran parte montuoso. Solo il 12-13% del territorio è coltivabile e una fetta enorme viene destinata alla coltivazione del riso. Risultato? Poco spazio per i frutteti e produzione limitata. La scarsità, unita alla domanda per prodotti “perfetti”, fa inevitabilmente salire i prezzi.
Coltivazione premium e artigianale
Ogni frutto, nei frutteti giapponesi, viene trattato con una cura quasi maniacale. I coltivatori spesso gestiscono piccole aziende familiari e usano metodi tradizionali. Niente è lasciato al caso:
- I frutti vengono selezionati uno a uno.
- Ogni pezzo deve avere forma, colore e sapore perfetti.
- Alcuni frutti vengono persino “massaggiati”, come accade per i famosi meloni di Shizuoka, per aumentarne la dolcezza.
- In alcune coltivazioni si lascia crescere un solo frutto per pianta, così da concentrare tutte le energie su quell’unico esemplare.
La frutta è un lusso, non un alimento quotidiano
In Italia la frutta è parte della dieta quotidiana. In Giappone è un'altra storia. La frutta di qualità viene vista come un bene di lusso, quasi come un gioiello. E spesso viene regalata:
- Per occasioni importanti, come matrimoni o visite di cortesia.
- Durante le festività tipiche, come l’Ochūgen (estate) o l’Oseibo (fine anno).
- Come segno di affetto o per augurare pronta guarigione.
- E in certi casi, anche come simbolo romantico. Le fragole, in particolare, sono legate a un immaginario dolce e seducente.
