Ragazza italiana spiega cose normali in India che sono strane in Italia: "Gli uomini si tengono per mano"

Martina Caldarelli, una content creator italiana molto seguita su Instagram, sta vivendo un'esperienza unica in Asia. Nella sua biografia, sostiene di essere partita per l'Oriente "con un biglietto di sola andata". Vivendo qui, si è immersa nella cultura orientale e ha trascorso diverse settimane in India, dove ha notato abitudini quotidiane che per un italiano possono sembrare curiose, se non addirittura impensabili. Con grande rispetto e curiosità, ha condiviso sui social alcune delle differenze più sorprendenti tra la cultura indiana e quella italiana. Dal modo di interagire tra amici alle abitudini alimentari, ecco cosa ha scoperto.

In India è normale sputare per terra, ruttare e emettere peti in pubblico, ma anche tenersi per mano tra amici

Uno degli aspetti che più ha colpito Martina riguarda il modo in cui in India si affronta la questione dei rumori corporei. "La prima cosa che è uno shock culturale e all'inizio non capisci se lo fanno volutamente o se magari gli è scappato; in India è normale emettere peti o rutti quando si è per strada", racconta la creator. Se in Italia un comportamento simile verrebbe considerato imbarazzante e maleducato, in India non c'è alcuna vergogna nell'esprimere queste necessità fisiologiche. Un aspetto simile si riscontra anche in altre culture asiatiche: in Giappone, ad esempio, ruttare dopo un pasto abbondante è addirittura visto come un segno di apprezzamento per il cibo.

Un'altra particolarità riguarda il fatto che in molte zone dell'India, soprattutto nel Nord, sputare per strada sia considerato normale. In Italia, questa è vista come un'abitudine molto incivile e maleducata. Tuttavia, in India non è raro vedere persone sputare per strada, anche se nelle grandi città sono sempre più frequenti cartelli che invitano a non farlo, soprattutto per rispetto verso i turisti e per questioni igieniche.

Un'altra differenza culturale che ha colpito Martina riguarda il contatto fisico tra amici. In India è normale che due uomini o due donne camminino per strada tenendosi per mano, senza che questo abbia alcuna connotazione romantica. In Italia, questo gesto è considerato tipico delle coppie, mentre tra amici viene evitato, specialmente tra uomini. In India, invece, è un segno di amicizia profonda e di affetto sincero, senza alcuna implicazione sentimentale.

L’India è il paese con più vegetariani al mondo e le mucche sono libere

Martina ha anche parlato della grande differenza nelle abitudini alimentari. "In Italia la normalità è mangiare carne. In India la normalità è non mangiarla", spiega. L'India ha infatti (per larghissimo distacco percentuale) il più alto numero di vegetariani al mondo. Questo dipende sia da motivazioni religiose, legate soprattutto all'induismo, sia da scelte culturali e ambientali. Sebbene esistano anche molte persone che consumano carne, la maggior parte degli indiani segue una dieta vegetariana o addirittura vegana, limitando o eliminando anche il consumo di derivati animali come latte e uova.

In India, le mucche sono come 'cani', nel senso che girano libere per strada.
In India, le mucche sono come 'cani', nel senso che girano libere per strada.

Uno degli aspetti più iconici dell'India è la presenza delle mucche nelle strade cittadine. "Se girate in molte città indiane e vedete delle mucche, non vi sorprendete: è normalissimo che girino per la città, bevano dai pozzi o cerchino cibo", racconta Martina. Le mucche sono considerate sacre in India, specialmente nella religione induista, e questo fa sì che siano libere di muoversi ovunque. In Italia, una scena del genere sarebbe impensabile: gli animali da allevamento sono confinati in spazi specifici e non circolano per le città.

Un trend che celebra le differenze culturali

Martina tiene a sottolineare che il suo intento non è giudicare o criticare, ma semplicemente raccontare ciò che ha osservato. "Ogni cultura ha tradizioni che meritano di essere rispettate, perché ciò che è normale per uno può sembrare diverso per un altro", spiega. Il suo video e le sue testimonianze non fanno altro che celebrare la bellezza della diversità culturale. Il concetto di "normale" varia da paese a paese e non esistono tradizioni giuste o sbagliate.

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