È vero che non bisogna mai mettere due proteine nello stesso pasto? Nutrizionista risponde così

Tonno e fiocchi di latte. Uova e prosciutto. Bresaola e formaggio grana. Se anche tu ti sei mai chiesto se mischiare due tipi di proteine nello stesso pasto sia un errore fatale per la tua digestione o per la tua forma fisica… sappi che non sei solo. Nel mondo della nutrizione circolano tantissimi falsi miti. Uno tra i più duri a morire è proprio quello che riguarda la combinazione di più proteine nello stesso piatto. Ma da dove nasce questa idea? E, soprattutto, ha davvero senso?

A fare chiarezza – con il suo solito stile diretto, chiaro e comprensibile – ci ha pensato Walter Antonucci, biologo con specializzazione in nutrizione, personal trainer e volto molto seguito su Instagram. I suoi video fanno migliaia di visualizzazioni, proprio perché talvolta smontano, con il supporto della scienza, tutte quelle convinzioni che in tanti seguono alla lettera… senza sapere davvero perché.

Proteine diverse nello stesso pasto: sì o no?

Antonucci parte da un esempio concreto e molto comune: tonno in scatola e fiocchi di latte. Due alimenti amati da chi vuole mantenere la linea o aumentare la massa muscolare. Entrambi sono ricchi di proteine e poveri di carboidrati. Ma qualcuno ha messo in giro la voce che mangiarli insieme non andrebbe bene. Perché? Come spiega Antonucci, il nostro stomaco non distingue tra “tonno” e “fiocchi di latte” nel senso gastronomico. Quello che fa è molto più tecnico: scompone le proteine in aminoacidi, i mattoncini fondamentali che il corpo usa per costruire o riparare muscoli, produrre enzimi, anticorpi e molto altro.

“La digestione delle proteine – spiega Antonucci – avviene grazie a un processo preciso. Il nostro corpo non guarda da dove arrivano le proteine, ma le rompe nei loro componenti base, gli aminoacidi. E poi li usa dove servono. Se non servono? Vengono trasformati in glucosio o, in alcuni casi, in grasso".

In sintesi, il nutrizionista e biologo Antonucci assicura che l'assunto per cui "mischiare due proteine nello stesso pasto fa male" è sbagliato.
In sintesi, il nutrizionista e biologo Antonucci assicura che l'assunto per cui "mischiare due proteine nello stesso pasto fa male" è sbagliato.

Subito dopo, Antonucci fa una precisazione che molti ignorano: sì, anche con le proteine puoi ingrassare, se ne mangi troppe. Non basta scegliere un piatto “fit” o “light” per essere al riparo dall’aumento di peso. Se l’introito calorico supera il fabbisogno, il corpo immagazzina. Anche se si tratta di proteine. Quindi, mescolare due fonti proteiche non fa male, né per la digestione, né per la forma fisica. “Puoi farlo tranquillamente – chiarisce il biologo – anche perché così hai due gusti diversi e puoi rendere più appetitoso il tuo pasto.”

Il corpo è una macchina molto più intelligente di quanto pensi

L’idea che l’organismo “vada in tilt” quando riceve due proteine diverse è del tutto infondata. “La prossima volta che senti qualcuno dire ‘non mischiare le proteine con i carboidrati’, oppure ‘mai tonno e fiocchi di latte insieme’... scappa!” scherza Antonucci, ma il messaggio è serio. Il corpo umano è programmato per gestire combinazioni complesse di nutrienti. Nella stessa porzione di cibo – pensa a una semplice pasta al forno o a una lasagna – ci sono carboidrati, proteine e grassi. Non per questo finiamo all’ospedale dopo pranzo. Anzi.

Questa idea che ogni pasto debba contenere un solo tipo di proteina nasce da una visione iper-semplificata e quasi dogmatica della nutrizione. Un approccio che rischia di creare più problemi che benefici. L’alimentazione non è un gioco a incastri. È un processo dinamico, che coinvolge gusto, sazietà, digestione e metabolismo. Antonucci, come molti professionisti della nutrizione aggiornati, insiste su un punto fondamentale: non esiste la combinazione “perfetta” da seguire ad ogni pasto. Esiste l’equilibrio complessivo, distribuito nell’arco della giornata e della settimana.

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