In Basilicata spicca la città di Matera con i suoi sassi da scoprire: ecco 3 luoghi da visitare più o meno conosciuti perfetti per un tour in primavera.
Con l’arrivo della primavera, il fascino di Matera si fa ancora più irresistibile. I raggi del sole si riflettono sulla pietra calcarea dei Sassi, le giornate si allungano, e l’aria fresca invita a esplorare ogni angolo di questa città senza tempo. Per chi ha solo una giornata a disposizione, la sfida è selezionare il meglio, senza rinunciare né alla bellezza più iconica, né a quella più nascosta.
Matera è molto più di una semplice città del sud Italia: è un viaggio verticale nella storia, una stratificazione continua di epoche, civiltà e stili di vita che hanno lasciato la loro impronta tra grotte, chiese rupestri e palazzi nobiliari. Camminare per le sue vie significa spostarsi tra secoli diversi, e spesso tra mondi opposti. Ecco allora tre tappe che, in un solo giorno, possono regalare uno sguardo profondo e sorprendente su questa città patrimonio dell’umanità.
Il primo luogo da cui partire non può che essere il Palombaro Lungo. Una meraviglia nascosta proprio sotto i nostri piedi. Situato sotto Piazza Vittorio Veneto, nel cuore moderno della città. Questo colossale serbatoio idrico ipogeo è la testimonianza più impressionante dell’ingegno materano nella gestione dell’acqua. Qui si scende nel ventre della terra per scoprire una “cattedrale liquida” scavata a mano, in cui il silenzio è rotto solo dalle gocce che stillano dalle pareti. Il contrasto tra la frenesia della piazza in superficie e la quiete sacra di questo luogo sotterraneo è qualcosa che lascia il segno.

Storia, luce e mistero: cosa vedere a Matera in poche ore
Risalendo alla luce del sole, basta una breve passeggiata per raggiungere uno dei simboli spirituali e architettonici di Matera: la Cattedrale. Affacciata sul Sasso Barisano, domina il panorama con la sua maestosa facciata romanico-pugliese e custodisce al suo interno un armonioso mix di stili, tra cui spiccano elementi gotici e barocchi. La vista da quassù è impareggiabile. I Sassi, con le loro geometrie irregolari, si aprono come un presepe vivo che racconta secoli di vita rupestre. L’interno della cattedrale è altrettanto affascinante, con affreschi e dettagli decorativi che testimoniano la ricchezza culturale di una città spesso sottovalutata nei secoli passati.
Ma è nella terza tappa che si cela la vera sorpresa. Lontano dai circuiti più battuti, c’è un luogo che pochi conoscono ma che sa regalare un’emozione autentica. Il Museo dello Scavo - MUDESCA. Situato in un punto di transizione tra i Rioni Sassi e l’area urbana moderna (il cosiddetto “Piano”). Questo piccolo museo offre un’immersione diretta nella vita quotidiana contadina dei secoli scorsi. Il percorso, semplice ma curato, si snoda tra ambienti scavati nella roccia e racconta grazie anche a una precisa audioguida storie di fatica, ingegno e sopravvivenza. Il biglietto d’ingresso costa appena 3 euro, ma il valore dell’esperienza è ben più alto: è qui che si può davvero percepire cosa significasse vivere nei Sassi prima del loro abbandono forzato negli anni ’50.
Matera è un luogo che non si dimentica. Anche solo in 24 ore, riesce a svelare il suo carattere complesso: antico e moderno, sacro e contadino, sotterraneo e celestiale. Visitare questi tre luoghi: il Palombaro Lungo, la Cattedrale e il MUDESCA è come attraversare le vene, il cuore e la memoria più profonda della città. Non mancano borghi incredibilmente affascinanti nella nostra bella Italia che vale la pena scoprire proprio nella stagione della primavera per vivere un'esperienza unica.
