Le esperte di pulizia Titty e Flavia spiegano ogni quanto lavare i tappeti della casa: ecco tutte le regole.
In casa, ci sono oggetti che usiamo ogni giorno senza pensarci troppo, ma che in realtà richiederebbero una manutenzione ben più attenta di quanto si creda. I tappeti, ad esempio, sono tra gli elementi d’arredo più trascurati dal punto di vista dell’igiene. Eppure si tratta di veri e propri raccoglitori di polvere, sporco, batteri e in alcuni casi anche muffe invisibili a occhio nudo. A ricordarcelo sono le esperte di igiene domestica Titty e Flavia, molto seguite sui social per i loro consigli pratici e diretti sulla pulizia della casa. Non mancano anche i consigli su ogni quanto pulire l'armadio in casa.
Secondo quanto condividono con i loro follower, la pulizia dei tappeti dovrebbe essere una priorità settimanale. Una raccomandazione che può sorprendere chi tende a rimandare questo tipo di lavaggio a quando “si vede che sono sporchi”. Ma non è così semplice. Un tappeto può infatti sembrare pulito in superficie, ma nascondere al suo interno acari, peli, umidità e cattivi odori che, con il passare del tempo, diventano dannosi non solo per l’ambiente domestico, ma anche per la salute di chi ci vive.
Perché lavare i tappeti una volta a settimana: i consigli delle esperte
La regola d’oro indicata da Titty e Flavia è chiara: una volta a settimana è la frequenza ideale per mantenere i tappeti puliti e igienizzati, soprattutto in ambienti critici come il bagno o la cucina. In bagno, ad esempio, il tappeto assorbe l’umidità che resta sul corpo dopo la doccia, ed è quindi un terreno fertile per la proliferazione di batteri se lasciato sporco troppo a lungo. In cucina, invece, è soggetto a schizzi di cibo, gocce d’olio e frammenti di ingredienti che finiscono inevitabilmente per annidarsi tra le fibre.
Lavare regolarmente questi tappeti non significa solo garantire un ambiente visivamente ordinato, ma anche prevenire la comparsa di muffe, cattivi odori e allergie respiratorie. Un lavaggio settimanale può avvenire comodamente in lavatrice per i tappeti di piccole dimensioni, oppure a mano, con l’aiuto di saponi neutri e acqua calda, nel caso in cui i materiali siano più delicati.

L’importanza di non calpestarli con le scarpe
Un altro punto su cui le due esperte insistono molto riguarda le abitudini domestiche legate all’uso delle scarpe in casa. Per quanto possa sembrare una scelta innocua, camminare con le scarpe sui tappeti o peggio, in tutta la casa è uno degli errori più comuni e più dannosi per l’igiene. Le scarpe portano dentro tutto ciò che si trova all’esterno: polvere, batteri, residui di strada, a volte anche sostanze chimiche o tossiche. E se tutto questo viene trasferito su un tappeto, è come trasformarlo in un filtro sporco che diffonde impurità a ogni passaggio. Secondo Titty e Flavia, togliersi le scarpe appena si entra in casa dovrebbe diventare un gesto automatico, al pari di lavarsi le mani. È una piccola accortezza che aiuta a mantenere la casa più pulita e a ridurre la frequenza con cui è necessario pulire superfici, pavimenti e tappeti.
Lavare i tappeti con regolarità non è solo una questione di estetica, ma ha anche un impatto diretto sul benessere degli ambienti in cui viviamo. L’aria sarà più pulita, l’atmosfera più sana e il comfort generale della casa migliorerà. In un’epoca in cui si trascorre sempre più tempo tra le mura domestiche, anche i dettagli apparentemente secondari diventano fondamentali. E i tappeti, in questo, hanno un ruolo spesso sottovalutato. Dunque, la prossima volta che passi l’aspirapolvere, chiediti: quando ho lavato l’ultima volta i tappeti? Se non riesci a ricordarlo, forse è proprio il momento di metterli in lavatrice. O almeno di dar loro quell’attenzione che meritano.
