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In Grecia ci sono ben tre isole troppo sottovalutate che permettono di vivere una vacanza all'insegna del relax immersi totalmente nella natura.
La Grecia, ogni estate, diventa il sogno condiviso di milioni di viaggiatori. Le sue spiagge bianche, il mare cristallino, il cibo genuino e quella luce mediterranea che sembra esistere solo lì fanno di questo Paese una delle mete più desiderate d’Europa. Ma c’è un rovescio della medaglia: la popolarità. In alta stagione, isole come Mykonos, Santorini o Zante diventano vere e proprie calamite per il turismo di massa, con folle oceaniche e prezzi alle stelle. Se quello che cerchi è invece una vacanza fatta di silenzio, tramonti intimi e notti stellate, esistono ancora angoli di Grecia nascosti e incontaminati, dove il tempo sembra essersi fermato.
Kalamos, dove la natura è l’unica padrona
Pochi conoscono Kalamos, un’isola minuscola e ancora autentica che fa parte dell’arcipelago delle Eptaneso. Si trova tra Lefkada, Cefalonia e Itaca, ma a differenza delle sue “sorelle maggiori”, non è mai diventata una meta commerciale. Raggiungibile solo in traghetto da Mitikas, sulla terraferma, Kalamos accoglie i visitatori con un paesaggio verdeggiante e selvaggio, fatto di pinete profumate, uliveti secolari e spiagge ciottolose bagnate da un mare trasparente.
Qui non troverai resort di lusso né locali notturni. Le strutture ricettive sono poche, spesso gestite da famiglie del posto. Questo è il luogo dove svegliarsi con il canto delle cicale, fare il bagno in calette deserte e cenare con il pescato del giorno, cucinato in maniera semplice ma impeccabile. Kalamos è perfetta per chi cerca una pausa dalla modernità, un ritorno all’essenziale. Anche ad agosto, quando il resto della Grecia è invaso dai turisti, qui si respira ancora quiete e autenticità.
Kasos, la Grecia che non cerca di piacere a tutti
Kasos si trova poco sotto Karpathos, ma nonostante la vicinanza a una delle isole più conosciute del Dodecaneso, è rimasta sorprendentemente fuori dai radar del turismo di massa. La prima impressione che si ha sbarcando a Kasos è quella di essere finiti in un’altra epoca: le case sono basse e semplici, le strade silenziose, gli abitanti pochi ma accoglienti.
Il mare qui è di un blu profondo, interrotto da piccole baie dove il silenzio è rotto solo dallo sciabordio delle onde. Le spiagge non sono molte, ma tutte genuine, senza stabilimenti o file di ombrelloni. La cucina è casalinga, rustica, ricca di sapori veri: formaggi locali, pane appena sfornato, vino prodotto sull’isola. Kasos non promette lusso o comodità moderne, ma offre in cambio qualcosa di più raro: un senso di pace, la possibilità di rallentare, di non fare nulla e sentirsi finalmente leggeri.

Arki, dove le stelle sembrano più vicine
Nel cuore del Dodecaneso, vicino a Lipsi e Patmos, si nasconde una delle isole più magiche e isolate della Grecia: Arki. Talmente piccola che non ha vere e proprie strade, né un aeroporto. Si raggiunge solo via mare, spesso con piccoli caicchi in partenza da Lipsi o Leros. Il viaggio stesso fa parte dell’incanto. Sbarcando ad Arki, si ha la sensazione di essere usciti dal mondo.
Poche case, qualche taverna affacciata sul porticciolo e una natura selvaggia che regala tramonti struggenti e cieli notturni punteggiati di stelle come raramente si vedono altrove. Qui la parola d’ordine è “disconnessione”: niente movida, nessun rumore artificiale, solo il canto del vento e il ritmo lento della vita isolana. Arki è per chi desidera un’esperienza quasi mistica, una sorta di rifugio spirituale nel cuore dell’Egeo.
Un altro modo di vivere la Grecia anche ad agosto in piena estate
Visitare queste isole non è solo una scelta di viaggio, ma anche una dichiarazione di intenti. Vuol dire preferire la qualità alla quantità, il silenzio al rumore, l’autenticità al marketing. In un mondo che corre veloce, scegliere Kalamos, Kasos o Arki per le proprie vacanze significa regalarsi un tempo più umano, dove ogni tramonto conta, ogni incontro ha un senso e ogni momento è davvero vissuto.
Anche ad agosto, quando il turismo in Grecia raggiunge il suo picco, queste isole rimangono oasi di pace, fedeli a se stesse, lontane dalle mode. Sono angoli di paradiso che resistono, silenziosi, a ricordarci che la bellezza autentica non ha bisogno di rumore per farsi notare. Basta saperla ascoltare.
