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Il profilo Instagram @inviaggioconnick ha mostrato cosa succede quando le papille gustative degli italiani incontrano il piccante estremo, livello cinese. Non un gioco da ragazzi, insomma. Nicola e Greta, coppia di viaggiatori con lo zaino sempre pronto e lo smartphone sempre acceso, si trovano nella provincia di Chongqing, uno dei cuori pulsanti della cultura gastronomica cinese. Qui il piccante non è un'aggiunta: è una filosofia. E il gelato al peperoncino che hanno provato è la prova vivente di quanto possa essere estremo lo street food orientale.
Gelato al peperoncino: fiordilatte, Sichuan e… una valanga di fuoco
Altro che "gelato al gusto cannella" o "cioccolato con peperoncino" come nelle gelaterie italiane più innovative. Qui il livello sale drasticamente. Quello che Nicola mostra nel video – diventato virale su Instagram – è una coppetta di gelato al fiordilatte sommerso letteralmente da polvere di peperoncino del Sichuan, olio piccante e peperoncini interi, piccoli ma infami.

Nel video, Nicola presenta il gelato con una frase che dice tutto: “Guardate qui, è una valanga di peperoncino!”. E mentre lui sembra resistere alla scarica di capsaicina, Greta – meno abituata alla sfida – si prende qualche secondo per riprendersi dal primo morso, tra smorfie e gesti che parlano più di mille parole. Non sono passati inosservati. Alcuni passanti cinesi si sono fermati per fotografare la scena. Non il gelato, ma loro. “È talmente famoso che la gente si ferma a fotografarlo”, racconta Nicola. Greta lo guarda e risponde secca: “Sì, perché nessuno ha il coraggio di provarlo!”.
Il perché dietro la follia: scienza (e marketing) del piccante
Può sembrare un’idea da pazzi, ma c’è logica dietro questa combo apparentemente assurda. Il fiordilatte, dolce e cremoso, serve a mitigare la potenza devastante del peperoncino. Lo spiega anche il dottor Wang Wei, ricercatore dell’Università di Sichuan, che in una recente intervista a China Food Weekly ha parlato della tradizione di accostare latticini leggeri ai cibi più piccanti per ridurre lo shock al palato. Costo dell’esperimento? L'equivalente di 2.10€. Una cifra tutto sommato onesta per un gelato che, più che un dessert, è un rito di passaggio.
Il gelato di Chongqing non è un caso isolato. In Cina, la cucina piccante è celebrata in molte regioni, in particolare nello Sichuan e nello Hunan. Il peperoncino qui non serve solo a dare sapore: viene considerato un tonico per la salute, capace di “scaldare” il corpo nei mesi umidi e freddi. Il peperoncino del Sichuan, in particolare, contiene una sostanza chiamata idrossi-alfa-sanshool, che non solo brucia ma provoca anche una sensazione di intorpidimento e formicolio in bocca. Una vera e propria esperienza sensoriale.
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Gli altri cibi cinesi che mettono alla prova gli italiani
Il gelato al peperoncino è solo la punta dell’iceberg. Chiunque pensi che la cucina cinese sia solo involtini primavera e riso alla cantonese, dovrebbe dare un’occhiata più da vicino ai piatti considerati “normali” nei mercati locali.
Vermicelli al sangue d'anatra
Una zuppa scura e densa a base di brodo di ossa, coaguli di sangue e interiora. È un piatto molto amato nella provincia di Guizhou, ma per molti italiani potrebbe essere un passo troppo audace.
Testa di pesce al vapore con peperoncino
Servita intera, con tanto di occhi e denti in bella vista, questa specialità viene affogata in olio di peperoncino salato e spesso accompagnata da tagliatelle o ravioli. Il sapore è intenso, ma è la vista che può mettere alla prova anche i più temerari.
Tofu fermentato
Noto anche come “formaggio puzzolente cinese”, questo tofu viene lasciato fermentare per settimane. Ha un odore pungente, quasi ammoniacale, ma viene venduto come street food in moltissime città.
Spiedini di insetti
Scorpioni, tarantole, blatte e persino topi infilzati e fritti: nei mercati turistici di Pechino, come Wangfujing Road, si trovano spiedini che sembrano usciti da un incubo. Ma qui sono considerati snack proteici e croccanti.
Zuppa di erbe cantonese
Un piatto apparentemente innocuo ma che nasconde sapori molto particolari. Preparata con mele cinesi, funghi della neve, radici e petali di giglio, ha un gusto dolciastro e aromatico, lontanissimo dalla nostra idea di “zuppa”.
