I 2 colori che scelgono le persone ipocrite, secondo la psicologia

Chi mente per convenienza o si adatta per farsi piacere spesso lo fa anche con i colori. Non è solo questione di gusti: il colore che una persona predilige può svelare molto più di quanto immagini. Secondo la psicologa Martha Guerri della Clínica Fertty, l’ipocrisia non è una patologia, ma una strategia sociale largamente tollerata, e talvolta incentivata. Una maschera, insomma, che molti indossano senza rendersene conto. E, sorpresa, anche la scelta cromatica fa parte del gioco.

Vediamo quali sono i due colori più amati dalle persone ipocrite, secondo gli esperti di psicologia del colore.

Giallo: gioia apparente, ma anche superficialità e falsità

Il giallo è il colore più controverso della palette. È associato alla luce del sole, all’ottimismo e alla creatività. Ma nasconde un lato oscuro. Secondo José Ángel Saavedra, direttore accademico della Escuela Británica de Artes Creativas y Tecnología, il giallo rappresenta anche arroganza, menzogna, falsità e una certa ostentazione. In molte culture viene collegato a concetti negativi come l’invidia, la gelosia e il tradimento.

Un articolo pubblicato da L'Escola d’Art i Superior de Disseny in Spagna ha messo in evidenza un aspetto interessante: l’eccessiva esposizione a questo colore può causare irritabilità e disagio. In altre parole, chi lo sceglie compulsivamente tende a voler attirare attenzione, mascherando però un disagio interiore o una personalità non del tutto trasparente. Non è un caso che molte persone ipocrite cerchino rifugio in tonalità vivaci come il giallo, per comunicare un’immagine positiva e rassicurante, anche quando dentro di sé coltivano tutt’altro.

Verde: speranza in superficie, manipolazione in profondità

Il verde, colore della natura e della rinascita, viene spesso percepito come rassicurante. Ma anche in questo caso, la psicologia fa emergere dei risvolti inquietanti. Il psicologo Óscar Castillero Mimenza ha evidenziato che sebbene il verde evochi concetti positivi come fertilità e prosperità, alcune sue tonalità più scure sono invece associate a invidia, manipolazione e persino orrore. Quando si mescola con il nero, il verde perde tutta la sua carica rasserenante e si trasforma in un segnale psicologico di ambiguità, mistero e doppiezza. Un mix perfetto per chi vuole nascondere le vere intenzioni dietro a una maschera di gentilezza e disponibilità.

Le persone ipocrite (in particolare le donne) tendono a vestirsi spesso di giallo.
Le persone ipocrite (in particolare le donne) tendono a vestirsi spesso di giallo.

Secondo una ricerca condotta dallo studioso Fernando Restrepo Betancur, contenuta nell’articolo “Preferencia por los colores en universitarios de la ciudad de Medellín, Colombia”, il verde risulta molto popolare tra gli uomini, mentre il giallo è maggiormente apprezzato dalle donne. Questo potrebbe indicare una diversa modalità di “mascheramento” sociale in base al genere.

Colori e personalità: il subconscio parla attraverso le tonalità

Il rapporto tra colori e personalità non è una fantasia da rivista patinata. Lo psicologo Julio Santiago dell’Università di Granada sottolinea come la connessione tra colore e comportamento sia fortemente radicata nella cultura, nella biologia e nell’esperienza sociale individuale. Frasi come “verde di invidia” o “bugia a colori” non nascono dal nulla. Il linguaggio riflette esattamente ciò che il nostro inconscio associa ai colori. E queste associazioni influenzano le scelte quotidiane, anche quelle apparentemente banali come l’abbigliamento o l’arredamento.

Inoltre, il celebre psichiatra Carl Jung parlava dei colori come della “lingua madre dell’inconscio”, spiegando che ogni essere umano risponde in modo universale agli stimoli cromatici. Proprio per questo motivo, chi tende a fingere emozioni o nascondere sentimenti autentici sceglie inconsciamente colori che permettano di controllare la percezione altrui.

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