I profumi hanno una data di scadenza? Esperto di fragranze risponde così

Quando compriamo un profumo, non ci limitiamo a scegliere un odore. Stiamo acquistando un ricordo in bottiglia, un’identità, un messaggio. Ma c'è una domanda che in tanti evitano, forse per paura della risposta: i profumi scadono? A chiarire questo mistero profumato ci pensa Matteo di "50 ml Milano", uno dei profili TikTok più seguiti in Italia tra gli appassionati di fragranze. Il suo motto è chiaro: "Da anni mi prodigo per rendere questo mondo profumato più consapevole." E questa volta ha puntato il dito su un argomento che riguarda tutti, uomini e donne.

Hanno o no una data di scadenza?

Prima risposta secca: no, i profumi non hanno una data di scadenza stampata, né il famoso PAO (Period After Opening) come accade con creme e cosmetici. Ma attenzione: questo non significa che durino per sempre. Esistono infatti una serie di fattori che possono accelerarne il degrado, fino a trasformare una fragranza di lusso in una nota acida, sgradevole, quasi irriconoscibile. "Ad esempio - spiega Matteo - mia madre ha ancora dei profumi firmati Rabanne che hanno la mia età e sono ancora perfetti. Ma ha anche un Ophelia di James Heeley che in dieci anni è diventato terribile". Quindi no, la scadenza non è scritta, ma il decadimento esiste. E spesso dipende da come lo conservi.

Matteo di 5mlMilano ha risposto a una domanda che in molti si sono posti: i profumi hanno una data di scadenza? Non proprio, ma si rovinano facilmente.
Matteo di 5mlMilano ha risposto a una domanda che in molti si sono posti: i profumi hanno una data di scadenza? Non proprio, ma si rovinano facilmente.

Dove NON conservare il tuo profumo (sì, stai sbagliando)

Il primo luogo da evitare è anche quello più comune: il bagno. Sembra il posto più comodo per appoggiare il flacone vicino allo specchio, ma è anche il peggiore. "Il lavandino del bagno è il nemico numero uno", avverte Matteo. Colpa di due fattori: umidità e sbalzi di temperatura. L’acqua calda della doccia, il vapore, il freddo improvviso delle finestre spalancate. Tutto questo manda in crisi la struttura chimica del profumo. Il risultato? Un cambiamento progressivo dell’odore, che può diventare più acre, più dolciastro o addirittura svanire del tutto.

Il ruolo della luce: nemica silenziosa dei profumi

Un altro nemico insospettabile è la luce del sole. Anche quando non diretta. Alcune note – in particolare quelle fiorite, come tuberosa e gelsomino – sono altamente fotosensibili. I raggi UV provocano reazioni chimiche all'interno del liquido, alterando l'equilibrio tra le molecole aromatiche. Anche se il vetro delle boccette è spesso e di qualità, non basta a schermare completamente la luce. Col tempo, anche una bottiglia chiusa e mai usata può cambiare profumo semplicemente perché lasciata troppo esposta.

Aria e ossidazione: perché il tappo è fondamentale

Non tutti lo sanno, ma anche l'aria è un nemico della profumazione. Quando un profumo rimane senza tappo, accade lo stesso processo che si verifica in una bottiglia di vino lasciata aperta. Ossidazione. "Il tappo - spiega ancora Matteo - è spesso fatto di zamak, una lega che impedisce all'aria di penetrare nell'erogatore". Una protezione invisibile ma efficace per mantenere il profumo intatto più a lungo. Lasciare il profumo senza tappo non è solo un errore estetico. È un vero attentato alla sua qualità.

Le 4 regole d’oro per conservare i tuoi profumi al meglio

Riassumendo, ecco cosa fare (e cosa evitare) per non rovinare il tuo flacone preferito:

  1. Evita il bagno: troppa umidità e sbalzi termici.
  2. Tieni lontano dalla luce del sole: specialmente se hai profumi con note fiorite.
  3. Non perdere il tappo: protegge dall’ossigeno e rallenta l’ossidazione.
  4. Scegli un luogo fresco e asciutto: l’armadio della camera da letto è il posto perfetto.

Sì, hai letto bene. Il tuo armadio è la cassaforte ideale per conservare le fragranze. Ambiente asciutto, al riparo da luce e calore, e con temperatura stabile.

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