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Non è una provocazione e neanche una previsione azzardata. Secondo Bill Gates, tra dieci anni “la maggior parte delle cose non richiederà più l’intervento umano”. E se a dirlo è uno dei pionieri della rivoluzione tecnologica, conviene drizzare le orecchie. Durante un’intervista a Jimmy Fallon al The Tonight Show su NBC registrata a febbraio 2025, Gates ha spiegato che stiamo entrando in un’epoca completamente nuova, dove “l’intelligenza gratuita” sarà la norma. Niente più costose lezioni private o consulenze mediche da specialisti introvabili: l’AI farà tutto. Gratis, veloce e con livelli di qualità che oggi sembrano irraggiungibili. Alcune posizioni di Gates possono piacere o non piacere, ma è oggettivamente una persona che ha fatto la differenza nella storia moderna. Chi lo nega non è una persona obiettiva.
“Grandi medici e grandi insegnanti? Saranno ovunque, ma virtuali”
Nel dialogo con Fallon, Gates è stato chiarissimo. Oggi abbiamo bisogno di specialisti “rari”, come “un grande medico” o “un grande insegnante”. Ma tra un decennio, grazie all’intelligenza artificiale, questo tipo di competenza sarà comune, replicabile e soprattutto gratuita. Nel frattempo, non ha dubbi sul fatto che AI tutor e assistenti virtuali diventeranno la regola: un tutor personale per ogni studente, un consigliere medico per ogni paziente, e tutto in tempo reale. E non si tratta di fantascienza: Gates ha ricordato come OpenAI abbia raggiunto risultati sorprendenti in pochi mesi, laddove lui stesso pensava sarebbero serviti anni.
Molti pensano che l’intelligenza artificiale colpirà solo i lavori più “manuali” o ripetitivi. Sbagliato. Gates e altri esperti del settore, come Mustafa Suleyman, CEO dell’AI di Microsoft e autore del libro The Coming Wave, sostengono che quasi tutti i mestieri subiranno trasformazioni radicali. Suleyman ha scritto: “Questi strumenti aumenteranno l’intelligenza umana solo temporaneamente. Poi inizieranno a sostituirla”. E avverte che l’impatto sull’economia e sul mondo del lavoro sarà “enormemente destabilizzante”. Tradotto: non si salveranno nemmeno gli impiegati, i creativi, gli esperti di comunicazione o i contabili. Il lavoro come lo conosciamo oggi è destinato a mutare profondamente.
Ecco i lavori che secondo Gates (e non solo) rischiano di scomparire
Sebbene non abbia stilato una lista precisa, Gates ha lasciato intendere che l’automazione interesserà moltissimi settori. Ecco quelli più a rischio, secondo le sue dichiarazioni e gli scenari tracciati da esperti del settore:
1. Contabili e revisori
L’intelligenza artificiale già oggi può analizzare milioni di dati fiscali in pochi secondi. Errori? Quasi nulli. Costi? Drasticamente ridotti.
2. Agenti immobiliari
Le AI sono in grado di analizzare il mercato, mostrare immobili con tour virtuali e fare offerte automatiche. Il rapporto umano? Sempre meno necessario.
3. Operatori di call center
I chatbot avanzati rispondono a richieste complesse, gestiscono reclami e simulano empatia. Per molte aziende, il passaggio è già avvenuto.

4. Traduttori e interpreti
Con i nuovi modelli di traduzione in tempo reale, la figura del traduttore umano rischia di diventare superflua, soprattutto per testi tecnici o conversazioni base.
5. Avvocati junior
Le AI possono scrivere documenti legali, cercare precedenti giurisprudenziali e suggerire strategie difensive. In alcuni studi, sono già un assistente prezioso.
6. Designer grafici e copywriter
Sì, anche le professioni creative non sono al sicuro. Le piattaforme generative creano loghi, campagne pubblicitarie e testi virali in pochi secondi.
Ma non tutti i lavori spariranno: ecco quelli che Gates ritiene “salvi”
Durante l’intervista, Gates ha chiarito che non tutto sarà sostituibile. Ha fatto un esempio curioso ma efficace: “Probabilmente nessuno vuole vedere delle macchine giocare a baseball”. In altre parole, ci saranno attività che resteranno umane per scelta, non per necessità. Ecco alcuni settori che (per ora) sembrano al sicuro:
- Sport e spettacolo dal vivo
- Professioni legate all’empatia e al contatto umano, come psicologi o assistenti sociali
- Artigianato e lavori manuali altamente personalizzati
- Creatività artistica non replicabile, come performance teatrali o musicali dal vivo
L’AI non è solo un pericolo: è anche la più grande opportunità
Nonostante le preoccupazioni, Gates rimane ottimista. Sul suo blog ha scritto che l’intelligenza artificiale potrà portare trattamenti innovativi contro le malattie, soluzioni rivoluzionarie per il cambiamento climatico, e istruzione di alta qualità accessibile a tutti. Certo, ammette che oggi i programmi di intelligenza artificiale possono commettere errori e contribuire alla diffusione di fake news. Ma con lo sviluppo e le giuste regole, rappresentano un’occasione irripetibile per migliorare il mondo. La domanda è: cosa faranno miliardi di persone disoccupate? Chi darà loro il denaro per sostenere le spese quotidiane? Al momento queste domande sono senza risposta. C'è chi ipotizza l'introduzione di un reddito universale di base, ma sarebbe un vero e proprio cambiamento epocale che, in quanto tale, ha bisogno di tempo per essere introdotto e 'digerito' dalla popolazione.
